Tutto è partito dall'incidente stradale verificatosi sulla Telesina dal tragico bilancio di quattro morti e un ferito (ricoverato in ospedale e sottoposto ad arresto),...
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IL SEQUESTRO
Queste auto, i cui dati identificativi sono da qualche giorno già inseriti nel sistema informatico in dotazione alle forze dell'ordine, saranno sequestrate appena i conducenti si imbatteranno in qualche controllo. Le vetture con intestazioni fittizie come è noto vengono utilizzate anche per commettere reati. E la riprova si è avuta nel Sannio dove la loro presenza è stata segnalata in occasione di alcuni raid in varie abitazioni. Cosa desumibile dai filmati delle telecamere che erano stato oggetto di approfondito esame da parte degli agenti della Squadra Mobile ogni volta che era stata verificata un raid nelle abitazioni.
LE CONTRAVVENZIONI
La Polstrada ha anche scoperto che all'intestatario fittizio delle auto sono state contestate ben 180 violazioni al Codice della strada per un ammontare di centomila euro. Inoltre sempre questi veicoli con immatricolazioni fittizie hanno fato scattare 445 verbali per contravvenzioni per eccesso di velocità, mancati pagamenti di pedaggi autostradali, guida senza assicurazione, senza revisione e senza patente, per un importo di oltre 400mila euro rilevate in tutto il territorio nazionale.
L'indagine della Polstrada, diretta dal vice questore Antonio Vetrone, condotta dal responsabile della squadra di polizia giudiziaria, l'ispettore capo Giuseppe Vicere, è stata portata avanti dalla Procura presso il Tribunale di Nola perché la maggior parte di irregolarità circa l'intestazione dei veicoli sono avvenuti nel territorio che fa capo a quell'ufficio giudiziario. Gli agenti della Polizia Stradale sono ora sulle tracce dei reali possessori dei veicoli.
Malviventi che, come si è visto, hanno utilizzato l'identità del prestanome con l'intenzione di restare ignoti, risultando così liberi di commettere fatti delittuosi, come rapine, furti, truffe e le più svariate violazioni, senza doverne risponderne. Un espediente quello delle immatricolazioni fittizie che appare sempre più frequente.
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Il Mattino