«Il Sannio è una realtà sana, immersa nel verde, non densamente popolata e ricca di storia. Abbiamo tutte le potenzialità per diventare...
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Dopo gli incendi che hanno mandato in fumo centinaia di ettari di vegetazione sul Monte Erbano, Floriano Panza – coordinatore di Sannio Falanghina “Capitale europea del Vino 2019” ed ideatore, sei anni fa, del progetto di South Working nel Comune di Guardia Sanframondi (Benevento) – propone un nuovo modello di sviluppo turistico, dedicato alla difesa del patrimonio paesaggistico, naturalistico e faunistico sannita.
«Abbiamo imparato, nostro malgrado, a riconoscere il rumore degli elicotteri scendere a valle, verso il lago di Telese, per gli approvvigionamenti di acqua, ed il giallo dei Canadair di ritorno dalla diga di Campolattaro. Non possiamo più farci trovare impreparati. Dobbiamo intensificare i controlli, rafforzare la video sorveglianza in punti strategici ed individuare le responsabilità precise, che andranno punite con pene esemplari. Ma non basta se, insieme alle azioni di contrasto, non iniziamo a cambiare mentalità e a riconsiderare spazi e risorse. È arrivato il momento di presentare un’offerta turistica unica, basata sul fenomeno dell’ecoturismo, sulla tutela della biodiversità e sulla valorizzazione del territorio. Il turismo sta cambiando, anche alla luce del Covid e grazie alla banda ultralarga. Sempre più turisti sono alla ricerca di luoghi incontaminati per praticare attività a contatto con la natura, come ad esempio l’arrampicata o il trekking, e le nostre valli non hanno nulla da invidiare alle altre località europee. Mettiamo in rete parchi, vigneti, borghi, musei, cantine, boschi e patrimonio Unesco di Benevento, e lanciamo una grande campagna di comunicazione destinata ai tour operator internazionali. Ricominciamo con orgoglio dalle nostre radici».
L’eco delle parole pronunciate dal Vescovo don Mimmo Battaglia non si è ancora spento: «Don Mimmo ha ragione nel sostenere che, purtroppo, ci vorranno almeno 15 anni per far rinascere l’ecosistema forestale. Sarà un impegno da dedicare ai nostri figli e ai nostri nipoti, ponendo in essere tutte le condizioni per avere un Monte Erbano nuovamente imponente e rigoglioso nella sua vegetazione. Una sfida che possiamo affrontare insieme e che riguarda il rimboschimento, la piantumazione e, naturalmente, la capacità di intercettare risorse utili al mitigamento del rischio idrogeologico e al monitoraggio ambientale, anche attraverso nuove tecnologie come droni e sensori. Lavoriamo per fare del nostro Sannio una eccellenza anche nella prevenzione degli incendi e nel turismo sostenibile“.
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Il Mattino