Emergenza Rummo, sos dei medici: «Ora tavolo con tutti gli operatori»

Le difficoltà oggettive per l'erogazione delle cure

L'ospedale di Benevento
Continuano a far discutere le criticità del comparto sanità che, negli ultimi giorni, hanno generato non poche polemiche a causa del diniego della Regione alla...

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Continuano a far discutere le criticità del comparto sanità che, negli ultimi giorni, hanno generato non poche polemiche a causa del diniego della Regione alla partecipazione all'assemblea dei sindaci del direttore generale del Rummo, Maria Morgante. «Siamo molto perplessi dice Vincenzo Luciano, segretario provinciale Fimmg e medico di base per quanto sta accadendo in questa fase e per il no alla conferenza dei sindaci. In verità, non so cosa pensare e se manchino le risposte. Credo che sarebbe necessario cominciare a confrontarsi e trovare soluzioni condivise per consentire che l'ospedale e il territorio facciano squadra e diano vita a una collaborazione concreta. È un problema che ci stiamo ponendo anche come sindacato e, infatti, per giovedì 26 è prevista una tavola rotonda, nella sede dell'Ordine dei medici, aperta a tutte le componenti della medicina territoriale, per analizzare anche il rapporto con l'ospedale. Stiamo cercando l'unità perché le difficoltà sono comuni a tutti ed è necessario confrontarci con gli altri sindacati al riguardo».

Le criticità in ambito sanitario riguardano tutti i settori e sono da imputare soprattutto alla grave carenza di personale. «Noi lavoratori continua Luciano stiamo vivendo un enorme disagio, che include anche la sfera della sicurezza personale ma anche l'utenza è costretta ad affrontare le stesse difficoltà. I problemi aumenteranno quando saranno realizzate le strutture previste dal Pnrr e mancherà la forza lavoro e non sarà facilissimo reperirla. Figuriamoci cosa accadrà con l'autonomia differenziata. Chi è ancora in servizio, sia sul territorio che in ospedale, è già alla fine della carriera e tra qualche anno andrà in pensione. Peraltro, chi è nella fascia di età degli over 60, fa fatica a stare dietro a certe cose, come garantire i turni di notte nel servizio di guardia medica oppure in ospedale. La classe lavorativa andrebbe svecchiata ma manca il ricambio e necessitano almeno 10 anni per reintegrarlo, sbloccando il numero chiuso nelle università perché un medico tra la laurea e la specializzazione impiega 11 anni prima di poter cominciare a lavorare. Per l'esame di Stato, che poi è stato abolito, circa 20 anni fa, fui chiamato a redigere una relazione in cui ne dimostrai l'inutilità, per come era stato concepito».


A conferma del fatto che ci sono difficoltà oggettive per l'erogazione delle cure, è delle scorse ore la notizia che un paziente di Bucciano, nella giornata di ieri, è stato trasportato dal 118 all'ospedale di Caserta perché l'Emodinamica del Rummo non funziona da circa 10 giorni. Il reparto si occupa della diagnostica invasiva, come la coronarografia, e del trattamento transcatetere, a bassa invasività, di patologie cardiovascolari sia acute che croniche. Intanto, un paziente che fa il controllo periodico in Ematologia, non ha potuto prenotarlo in quanto da settembre i controlli non urgenti non si prenotano perché in ospedale mancano i medici ed è possibile garantire solo le urgenze.


Per un paziente 75enne, con diverse patologie e con un problema respiratorio, il medico di famiglia di Benevento aveva inoltrato richiesta all'Asl per una visita pneumologica, indicando sulla ricetta che dovesse essere eseguita in tempi brevi, ottenendo la disponibilità per il mese di giugno oppure la possibilità di effettuarla il 15 febbraio nell'ambulatorio Asl di San Bartolomeo in Galdo che dista 53 chilometri dal capoluogo. Per evitare la lunga attesa e il viaggio nel centro fortorino, il paziente ha deciso di sottoporsi alla visita a pagamento. I tempi di attesa dell'Asl che, secondo le testimonianze degli utenti, continuano a essere lunghi, almeno dal mese di giugno, non sono più visibili sul portale dell'azienda sanitaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino