Europee, fuga dalle urne: nel Sannio meno votanti

Europee, fuga dalle urne: nel Sannio meno votanti
Affluenza in calo nel Sannio di circa tre punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni Europee svoltesi nel 2014. Quando mancavano ancora i dati di 16 Comuni (62 su 78), la...

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Affluenza in calo nel Sannio di circa tre punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni Europee svoltesi nel 2014. Quando mancavano ancora i dati di 16 Comuni (62 su 78), la partecipazione registrava il 51,83 a fronte del 54,96% di cinque anni fa. L'avvio delle operazioni elettorali era in forte ritardo nel Sannio. Dopo che era già trascorsa un'ora dalla chiusura dei seggi, a livello regionale mancava il dato dell'affluenza di 48 Comuni sui 550 della Campania, mentre sul piano nazionale non era pervenuta la partecipazione relativa a 424 centi. Fra questi, ben 33 erano seggi della provincia di Benevento. Incredibile! Nel capoluogo si era recato in cabina soltanto il 48,69 per cento degli aventi diretto contro il 50,51 della precedente tornata.


IL VERDETTO
Il verdetto, per i candidati sanniti, giungerà nella mattinata oggi. Ma nessuno dei tre candidati ha mostrato di smarrire la realtà. Né i due forzisti, Leonardo Ciccopiedi e Molly Chiusolo, né la leghista Nadia Sgro, nel corso della campagna elettorale si sono avventurati in dichiarazioni e previsioni eccessivamente ottimistiche. Il Sannio è provincia troppo piccola per poter sperare di competere all'interno di una circoscrizione costituita da 6 regioni, un territorio immenso che penalizza una realtà come quella beneventana. Ieri, all'uscita dal seggio sito nella scuola Europa dove si era appena votato, Leonardo Ciccopiedi si è espresso così: «Sono realista ma ciò non esclude che occorre puntare alle stelle, mal che vada fai una passeggiata sulla luna». E a chi gli indirizzava l'in bocca al lupo, ribatteva: «Viva il lupo, crepi la balena, speriamo solo che migliori il tempo, questa pioggia non invoglia i cittadini a recarsi alle urne». Molly Chiusolo ha atteso i risultati presso la segreteria della senatrice Lonardo al viale Aldo Moro: «Ovviamente, spero di fare una bella figura. Ce l'abbiamo messa tutta, penso che un buon contributo lo daremo. Questo è solo l'avvio di un percorso di aggregazione e consolidamento». La Sgro, invece, ha votato a Buonalbergo

 

I PRECEDENTI
La giornata elettorale è stata movimentata pure da una sortita della senatrice pentastellata Sabrina Ricciardi. Un post che ha destato non poca sorpresa, tanto è vero che l'agenzia Adnkronos l'ha riportata subito dopo una notizia riguardante il Capo dello Stato Mattarella. La Ricciardi, che ha già dato prova di essere alquanto battagliera, ha attaccato frontalmente la Lega, partito di cui il Movimento 5 Stelle è alleato per il governo del Paese.

La senatrice sannita, dopo aver votato a Benevento, ha così scritto, come riportato da Adnkronos, sulla sua pagina facebook: «Voglio ricordare ai meridionali due numeri: 1861 e 49 - ha dichiarato la senatrice grillina violando il silenzio elettorale e attaccando la Lega - È dal 1861 che meritiamo un riscatto. Le scelte più importanti, con ricadute nazionali, passano per Strasburgo e Bruxelles. Ricordo pure agli elettori che hanno 49 milioni di motivi per barrare il simbolo giusto, non quello che fino a ieri li appellava terroni». Quest'ultima frase, con inequivocabile destinatario, il partito di Matteo Salvini, appunto, sarà poi rimossa, ma ormai era troppo tardi poiché la polemica era già divampata e, come detto, era stata rilanciata dagli organi di stampa. Dichiarazioni che cozzano in maniera palese con le norme del silenzio elettorale. Sempre i 5 Stelle potrebbero segnare stamattina la rielezione di Piernicola Pedicini, origini di Foglianise, ma residente da sempre a Rionero, in Basilicata. A queste elezioni, era al secondo posto della lista M5s, con ottime chance di bis, indipendentemente dal posto in lista. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino