«False assunzioni e truffa indennità», in 31 rinviati a giudizio

Tre posizioni sono state stralciate perché gli indagati sono risultati irreperibili

Palazzo di giustizia
Trentuno rinvii a giudizio e tre posizioni stralciate perché gli indagati sono irreperibili. Questo il verdetto del gup Pietro Vinetti nell'udienza di ieri mattina...

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Trentuno rinvii a giudizio e tre posizioni stralciate perché gli indagati sono irreperibili. Questo il verdetto del gup Pietro Vinetti nell'udienza di ieri mattina dell'inchiesta sulle presunte truffe in materia di indennità di disoccupazione. Agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di truffa e tentata truffa per irregolarità nella percezione delle indennità di disoccupazione erogate dall'Inps.

La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata dal sostituto procuratore Assunta Tillo al termine delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza. Nell'elenco figurano Fatima Ez Zahra Hemouichi, 29 anni, di Ponte; Lyubov Savityska, 56 anni, di San Lorenzo Maggiore; Immacolatina Reveruzzi, 47 anni, di San Giorgio La Molara; Franca Tonini, 54 anni, di Benevento; Nunziatina Vicerè, 41 anni, di Benevento; Sergio Moccia, 37 anni, di Benevento; Antonio Bruno, 26 anni, di Benevento; Claudio Mercurio, 36 anni, di Benevento; Rosa Sabella, 57 anni, di Benevento; Eleonora Vicerè, 37 anni, di Benevento; Gerardo Del Prete, 46 anni, di Benevento; Antonio Iannace, 35 anni, di Benevento; Eric Gaetano, 30 anni, di Gioia Sannitica (Caserta); Maria Rosaria Iadonisi, 55 anni, di Cautano; Maria Antonietta De Maria, 41 anni, di Vitulano; Maria Antonietta Fiore, 51 anni, di Foglianise; Alessandro De Nigris, 56 anni, di Paupisi; Antonietta Caporaso, 34 anni, di Benevento; Saverio Vicerè, 40 anni, di Benevento; Elena Palatella, 50 anni, di Benevento; Michele Izzo, 53 anni, di Benevento; Amalia Del Vecchio, 47 anni, di Benevento; Lucia Fiorito, 47 anni, di Torrecuso; Rossella La Frazia, 31 anni, di Apice; Dora Pazienza, 50 anni, di Benevento; Maurizio Scozzafava, 63 anni, di San Lorenzello; Ion Mares, 47 anni, di Telese; Antonio Mastrocinque, 60 anni, domiciliato in provincia di Brescia. Inoltre sono stati rinviati a giudizio, Gianina Oprisan, 49 anni, di San Lorenzo Maggiore, Stanislao Moccia, 45 anni, di Benevento, Stefano Pagani, 63 anni, di San Lorenzello, rispettivamente dirigente (dal 2015) e amministratori dal novembre 2015 al giugno 2016, e dal giugno 2016 al dicembre 2017, della società di costruzioni San Vito con sede a Ponte. Stralciate le posizioni di Costanta Tudose, 62 anni, di San Lorenzo Maggiore; Gheorghe Iscu, 54 anni, di Ponte; Cristian Petrisor Dragoi, 28 anni, di Ponte; indicati come irreperibili.


Alla base delle indagini assunzioni ritenute dagli inquirenti fittizie e che avrebbero indotto l'Inps a erogare le spettanze in favore dei lavoratori delle indennità di disoccupazione a cui non avevano diritto perché non erano in realtà mai stati assunti. Irregolarità che hanno portato l'Inps a versare 100mila euro tra il 2015 e il 2018. In alcuni casi i beneficiari, per cause non attribuibili alla loro volontà, non erano riusciti a ottenere i compensi, per cui per loro è scattato il reato di tentata truffa. Gli impuati sono stati difesi dagli avvocati Mauro Carrozzini, Antonio Leone, Fabio Russo, Angelo Leone, Stefano Travaglione, Gianluca Rubbo, Ettore Marcarelli, Gerardo Giorgione, Alberto Mazziotti, Patrizia Pastore, Mario Villani, Pietro Romano, Grazia Luongo e Danilo Riccio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino