Fiamme e paura al rione Ferrovia distrutte due auto di un orafo

Il proprietario: "Mai ricevuto minacce"

Una delle auto distrutte
Le fiamme, in una notte gelida, distruggono due auto di un orafo beneventano. E così, nel capoluogo, dopo la tregua di un mese, torna l'allarme roghi. È stato il...

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Le fiamme, in una notte gelida, distruggono due auto di un orafo beneventano. E così, nel capoluogo, dopo la tregua di un mese, torna l'allarme roghi. È stato il proprietario dei due veicoli, intorno alle 3,30, a chiedere i soccorsi al centralino dei vigili del fuoco. Le sue due auto, una Fiat 600 vecchio tipo e una Golf, parcheggiate a qualche metro di distanza sotto casa, avevano preso fuoco, in via Mura della Caccia.

Alcune ore prima i due veicoli erano stati lasciati in sosta a bordo della via, peraltro di ridotte dimensioni, sulla quale affacciano alcune abitazioni. Scattato l'allarme sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno evitato soprattutto che la Golf fosse interamente avvolta dalle fiamme, dopo che era rimasta danneggiata la parte anteriore, quella più vicina alla Fiat 600, per la quale c'è stato poco da fare. Il rogo l'ha distrutta completamente riducendola a una carcassa. Il lavoro dei caschi rossi si è protratto per oltre un'ora prima che il doppio rogo venisse domato.

Sul posto sono giunti anche i carabinieri del Nucleo radiomobile ed operativo della Compagnia Benevento per dare il via alle indagini. Il 49enne, che da anni esercita l'attività commerciale, al rione Ferrovia, agli inquirenti, che lo hanno ascoltato nell'immediatezza del rogo, ha dichiarato di non aver ricevuto minacce o richieste estorsive. Chiaramente in questi casi gli inquirenti son soliti approfondire gli accertamenti, tenuto anche conto della consistenza del fenomeno dei veicoli in fiamme, che da anni caratterizza sia la città che l'intera provincia, e che per la stragrande maggioranza dei casi sono di matrice dolosa.

Sul posto non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile o di altre sostanze che di solito vengono adoperate per causare questi roghi. I vigili del fuco hanno anche ipotizzato che l'incendio, partito dal lunotto posteriore della Fiat 600 potrebbe essere stato procurato dall'apparato elettrico che alimenta i tergicristallo del veicolo. Le fiamme in questo caso si sarebbero poi sviluppate sull'intera auto. Ma l'orario in cui è avvenuto il rogo a diverse ore dal momento in cui i veicoli erano stati parcheggiati e soprattutto la distanza delle due vetture, non possono non lasciare dubbi e richiedere degli approfondimenti ai carabinieri, che hanno subito monitorato la presenza delle telecamere lungo le vie di accesso alla zona.


L'ultimo rogo in città risale allo scoreso 28 dicembre quando in via Nisco, al rione Liberta, sempre di notte, era andata distrutta una Mercedes Classe A di proprietà di una 31enne, che abita in zona e che l'aveva parcheggiata sei ore prima dell'incendio. Un rogo ritenuto doloso con indagini in corso da parte della Squadra Mobile. Il 3 dicembre del 2022, invece, un rogo aveva distrutto l'auto di un commerciante a Tocco Caudio, mentre in precedenza un duplice incendio a San Giorgio del Sannio aveva danneggiato due veicoli.
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Il Mattino