Furto nella casa dell'ex sindaco: rubati gioielli e fucili da caccia

Furto nella casa dell'ex sindaco: rubati gioielli e fucili da caccia
Questa volta i ladri hanno preso di mira la villetta su tre piani dell'ex sindaco Fausto Pepe del Pd in via Fratelli Addabbo. Un bottino consistente anche se in via di...

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Questa volta i ladri hanno preso di mira la villetta su tre piani dell'ex sindaco Fausto Pepe del Pd in via Fratelli Addabbo. Un bottino consistente anche se in via di quantificazione. Un ritorno in azione dei ladri di appartamenti che in quell'insediamento abitativo, a poca distanza da via Meomartini, hanno già messo a segno diversi colpi nel corso degli ultimi mesi. A dare l'allarme sono stati, nella tarda serata di venerdì, i figli dell'ex primo cittadino che dopo un'assenza da casa di poco più di un'ora nel rientrare si sono accorti del raid messo a segno. Sul posto sono giunti i carabinieri del Compagnia del vicino comando provinciale per un primo sopralluogo e le indagini. Si è cosi appurato che gli autori del furto avevano scavalcato la recinzione che delimita il giardino della villetta e forzato uno degli infissi a piano terra. Una volta all'interno avevano afferrato tutto ciò che era possibile portar via. Rubati oggetti d'oro e d'argento, tre fucili da caccia non funzionanti, degli orologi e finanche un paio di scarpe acquistato poco prima da uno dei figli dell'ex sindaco.


«Attualmente - dice Pepe - sono fuori città e pertanto la casa è abitata solo dai miei figli. Una volta rientrato farò un inventario dettagliato in sede denuncia. Il furto è stato messo a segno tra le 20 e le 21 e il cane che posseggo era con me per cui non ha potuto dare l'allarme». Un elemento questo che fa ritenere che i malviventi avessero quanto meno programmato il furto, messo a segno in un momento in cui il cane, tra l'altro di grossa taglia, non era in giardino come avviene abitualmente. L'allarme antintrusione tenuto conto della breve assenza dei padroni di casa a quanto pare non era stato attivato. Nell'insediamento abitativo non ci sono telecamere del sistema di videosorveglianza installato in città, pertanto gli inquirenti stano verificando le immagini di targhe di eventuali auto, già ritenute sospette. Un compito non facile perché nonostante i numerosi furti, per lo più da parte di malavitosi provenienti da province limitrofe che giungono in auto, i sistemi di videosorveglianza da tempo collocati e nella disponibilità delle forze dell'ordine, mostrano ancora delle vistose lacune. Basti pensare che vi sono intere zone non coperte, e in altre le telecamere hanno bisogno di manutenzione. In sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica più volte si è affrontato il problema e si è convenuto di adoperarsi per una funzionalità del sistema, ma finora non si è riusciti ancora a renderlo pienamente funzionante. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino