«Mani sulla città» a Benevento, quattro condanne e 35 assoluzioni

«Mani sulla città» a Benevento, quattro condanne e 35 assoluzioni
A distanza di sei anni dalle incriminazioni, il processo denominato «Mani sulla città» che vedeva imputati ex amministratori, tecnici comunali e imprenditori...

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A distanza di sei anni dalle incriminazioni, il processo denominato «Mani sulla città» che vedeva imputati ex amministratori, tecnici comunali e imprenditori per una serie di irregolarità nei lavori appaltati da Palazzo Mosti nel periodo compreso tra 2007 e 2011, si è concluso con quattro condanne e 35 tra assoluzioni e prescrizioni. Il collegio (presidente Daniela Fallarino, giudici a latere Simonetta Rotili e Francesca Telaro), ha inflitto la condanna a 2 anni, pena sospesa, per abuso d'ufficio per i servizi appaltati alla coop San Valentino per il parco archeologico e calata Olivella, per Roberto la Peccerella, 61 anni, già dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, Cosimo Nardone, 67 anni, vicepresidente della coop San Valentino, Aldo Damiano, 54 anni, ex assessore ai Lavori pubblici e consigliere, Andrea Lanzalone, 51 anni, dirigente del settore Finanze di Palazzo Mosti.

 
I quattro sono stati interdetti dai pubblici uffici per una durata pari alla pena detentiva inflitta, oltre al risarcimento dei danni in favore del Comune. Per il resto degli imputati assoluzioni e prescrizioni. Disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei reati di abuso d'ufficio, truffa, false fatture e corruzioni, prospettati a vario titolo, nei confronti di Roberto La Peccerella, Giuseppe Pellegrino, 60 anni, ingegnere del Comune, Giovanni Racioppi, 59 anni, ingegnere del Comune, Achille Timossi, 59 anni, ingegnere del Comune, Antonio Cavaliere, 69 anni, direttore della «Costuendo», Andrea Scocca, 67 anni, architetto del Comune, Fausto Pepe, 56 anni, ex sindaco, Mario De Lorenzo, 69 anni, architetto del Comune, Aldo Damiano, Giuseppe Siciliano, 82 anni, amministratore della «Costruzioni srl», Fernando Capone, 62 anni, già dirigente del settore Lavori pubblici; Antonio Cusano, 68 anni, ingegnere; Giovanni Cusano, 61 anni, già appartenente al Corpo forestale; Ludovico Papa, 68 anni, architetto; Vincenzo Reppucci, 67 anni, già appartenente al Corpo forestale; Anna Maria Sparandeo, 74 anni; Raffaella Reppucci, 41 anni; Angelo De Maria, 35 anni, già amministratore della «Sama sas»; Salvatore Maggio, 63 anni, titolare di una ditta; Antonio Chiantese, 35 anni, amministratore della «Sama sas»; Silvano Capossela 57 anni della «Capossela costruzioni», Giovanna Bianchini, 83 anni, amministratore della «Costruzioni e Restauri»; Vincenzo Rosiello, 65 anni, ingegnere, Renato Lisi 67 anni, già assessore alla formazione, e Luigi Boccalone, 55 anni, ex assessore ala finanze e presidente del consiglio comunale.

Assolti dall'abuso d'ufficio (servizi alla cooperativa e calata Olivella), per non aver commesso il fatto Fausto Pepe e Mario Ferraro, 66 anni, presidente della cooperativa San Valentino. Assolti perché il fatto non sussiste, per i servizi di telefonia, Annamaria Villanacci, 55 anni, dirigente del Comune (all'epoca del settore Servizi sociali), Pepe, Damiano, Cosimo Nardone e Andrea Lanzalone. Assolti, per non aver commesso il fatto, da un addebito di abuso e truffa sulla pedonalizzazione del centro storico, Cipriano Di Puorto, 51 anni, presidente del «Consorzio Archè»; Maurizio Lando, 48 anni, amministratore della «Diamont Road» e già amministratore della «Costruendo srl»; Angelo Diana, 59 anni, tecnico di fiducia di Cavaliere; Giuseppe Somma, 70 anni, geometra del Comune.

Assolti perché il fatto non sussiste, dalle accuse a vario titolo di corruzione elettorale, concussione elettorale, concussione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, truffa, falso, peculato, lottizzazione abusiva, Luigi Boccalone, Antonio Cavaliere, Aldo Damiano, Pietro Ciardiello, 71 anni, amministratore unico della ditta Ciardiello; Di Puorto, Ferraro, Giovanni Fantasia, 67 anni, comandante della polizia municipale, Roberto La Peccerella, Maurizio Lando, Andrea Lanzalone, Lorena Lombardi, 51 anni, dirigente del Comune, Renato Lisi, Nardone, Giuseppe Pellegrino, 60 anni, ingegnere del Comune, Giovanni Pallotta, 45 anni, Fausto Pepe, Claudio Mosè Principe, 63 anni, già assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Racioppi, Vincenzo Rosiello, Mario Siciliano, Giuseppe Somma, Luigi Tedesco, 35 anni, amministratore unico della «Artistica srl», Giancarlo Sperduti, 72 anni, geometra del Comune, Achille Timossi, Annamaria Villanacci e Silvano Capossela, 55 anni, direttore della «Progettare srl» e della «Costruzione e Restauri Capossela srl».


Esclusa la responsabilità delle società, perchè il fatto non sussiste,«Artistica srl», Archè, «Gesico», «Sama Costruzioni», «Impresa Maggio», «Pietro Ciardiello srl», «Siciliano Mario», «Siciliano Giuseppe impresa edile», «Costruzioni e restauri Capossela», «Pdg di Pallotta Giovanni», «Costruendo», «Progettare e Kostruire». Aldo Damiano ha giù preannunziato ricorso in appello.
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Il Mattino