Il progetto Anas Benevento-Caserta spacca i sindaci e la politica locale

Il progetto Anas della Benevento Caserta

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Una nuova infrastruttura per velocizzare i tempi di percorrenza tra Caserta e Benevento: è l'obiettivo del progetto Anas che, per quanto riguarda il primo lotto, prevede due corsie per senso di marcia ed uno spartitraffico centrale con una lunghezza di circa 25 chilometri che si estende da Marcianise a Paolisi, interessando anche i territori di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Arienzo, Forchia, Arpaia e Rotondi. Qualche giorno fa è partito l'iter per illustrare i dettagli dell'opera ai cittadini ed ascoltare, eventualmente, dubbi e proposte. Il primo dibattito pubblico si è svolto lo scorso 15 giugno a Paolisi mentre giovedì - alle 17.30 se ne discuterà a Forchia. Intanto, l'opinione pubblica appare già spaccata: in tanti hanno definito l'opera "necessaria" per contrastare l'isolamento e creare sviluppo nelle aree interne, altri, invece, hanno espresso preoccupazione per l'impatto ambientale che avrebbe la nuova strada sul territorio. All'incontro di Paolisi ha partecipato anche l'ex deputato sannita Pasquale Maglione che ha dichiarato: «Si deve tener conto delle esigenze del territorio la cui salvaguardia è un valore aggiunto per il tessuto imprenditoriale e produttivo». Secondo Maglione «il tracciato così come è stato pensato diventerebbe di tipo ostativo rispetto a qualsiasi sviluppo si voglia pensare, prevederebbe cavalcavia e sopraelevate che vanno dai 12 ai 5 metri con un forte impatto paesaggistico su di una area che ha fatto della continuità territoriale e della fruibilità della stessa la sua caratteristica. E' necessario definire percorsi alternativi, alcuni già illustrati, che tengano conto che ci troviamo, per citarne uno, a ridosso a uno dei siti più famosi al mondo e conosciuto, come Forche Caudine e bisogna considerare - ha aggiunto Maglione - anche le altre opere che sono in fase di realizzazione, cioè il completamento della Fondo-Valle Isclero, la realizzazione della AV/AC Napoli Bari e l'ultimazione dei lavori della tratta ferroviaria Benevento-Cancello via Valle Caudina».

Invece, il presidente Confindustria Giovani Biagio Flavio Mataluni ha definito l'arteria «vitale» per la Valle Caudina. «Come mille anni fa - ha spiegato l'imprenditore montesarchiese - l'Appia è l'unica strada che collega l'area casertana con Benevento, passa nei centri urbani ed è percorsa da 18mila veicoli al giorno ma il limite dovrebbe essere 10mila. Comprendo le perplessità dei cittadini visto che un'opera ha un impatto, il tragitto di una strada prevede delle modifiche ma esistono compensazioni, ristori, che rendono una strada infinitamente più conveniente rispetto al non averla. Su questo le nostre comunità si giocano l'alternativa tra l'esistere e il non esistere. Montesarchio, Airola, Paolisi, Moiano, senza un'alternativa all'Appia che permetta condizioni e tempi di percorrenza accettabili sono condannate». 

 

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Il Mattino