Infornata medici di base, in 28 per tappare i buchi

Tre andranno a San Giorgio del Sannio, tre a Montesarchio e otto a Telese

La sede dell'Asl
L'Asl colma le carenze per l'assistenza primaria (medici di base) e per la guardia medica attraverso il reclutamento di 28 professionisti in un colpo solo. Sono 18 i...

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L'Asl colma le carenze per l'assistenza primaria (medici di base) e per la guardia medica attraverso il reclutamento di 28 professionisti in un colpo solo. Sono 18 i medici di assistenza primaria a ciclo di scelta, cui se ne aggiungono altri dieci della continuità assistenziale (ex guardia medica) assegnati a tempo indeterminato alle zone carenti emerse dall'indagine effettuata dall'Asl nelle sedi distrettuali dell'intero territorio.

Per quanto riguarda i medici di base a ciclo di scelta, sono tre nel distretto sanitario di San Giorgio del Sannio, con gli ambulatori nei comuni di Apice, Sant'Angelo a Cupolo e San Nicola Manfredi; tre nel distretto di Montesarchio con gli ambulatori nei comuni di Airola, Sant'Agata de' Goti e Durazzano; otto nel distretto sanitario di Telese Terme con studio a Castelvenere, due ambulatori a Guardia Sanframondi, uno a San Lupo, uno a Telese, uno a Cusano Mutri, uno a Faicchio e l'ultimo a Dugenta; quattro nella sede distrettuale Alto Sannio-Fortore con gli studi a Morcone, Colle Sannita, Casalduni e Foiano Val Fortore.

Per l'ex guardia medica sono stati ingaggiati due medici nel presidio di continuità assistenziale di Frasso Telesino e uno nel presidio di Sant'Agata de' Goti, che fanno capo al distretto sanitario di Montesarchio; due nel presidio di continuità assistenziale di Solopaca che fa capo al distretto di Telese Terme; uno nel comune di Apice che rientra nella sede distrettuale di San Giorgio del Sannio; quattro nel distretto Alto Sannio-Fortore, dislocati uno per ognuno degli ambulatori di Santa Croce del Sannio e di San Marco dei Cavoti, e due nella sede di Castelvenere Val Fortore.

I medici che ricopriranno le 28 zone carenti hanno già formalizzato l'accettazione dell'incarico nell'aula magna dell'azienda ospedaliero-universitaria Federico II di Napoli. Nella maggior parte dei casi, si tratta di giovani professionisti, nati tra la fine degli anni 80 e gli inizi dei 90, fatta eccezione per qualche medico più in là negli anni. Nel mese di marzo, l'azienda sanitaria, aveva comunicato alla Regione Campania le carenze emerse per i medici di famiglia, in considerazione di tutti i professionisti che sarebbero entrati in quiescenza nell'arco dell'anno in corso oltre alle carenze dei medici dell'ex guardia medica, determinate seguendo l'iter procedurale previsto dalla normativa vigente che, in base alla legge numero 14/2023 consente alle Asl di poter prendere in considerazione anche le eventuali disponibilità dei medici di Medicina generale che comunicano la propria volontà a continuare l'attività fino a 72 anni, nel caso in cui non dovessero essere individuati tutti gli aventi diritto alle carenze pubblicate. Per i medici di assistenza primaria, erano state evidenziate 20 zone carenti che, alla luce del provvedimento attuale, sembrerebbero essere state colmate quasi del tutto, mentre, per coprire i posti vacanti di guardia medica serviranno nuove selezioni.

Per quanto riguarda i medici di Medicina generale, l'immissione in servizio è subordinata alla data in cui scatta ufficialmente la carenza, in seguito all'entrata in quiescenza del professionista titolare dello studio medico, mentre per i medici della continuità assistenziale, l'inizio del contratto ha decorrenza dal primo giorno del mese di settembre. Va da sé che, prima di subentrare al collega che andrà in pensione, il nuovo medico di famiglia dovrà affiancarlo in studio per il periodo di tempo necessario ad approfondire la conoscenza e le peculiarità degli assistiti per evitare il brusco passaggio dal medico di "fiducia" al professionista che lo sostituirà. Intanto, rimane insoluto il nodo delle carenze dei medici del 118 che, secondo il censimento effettuato dall'Asl, sono 17.

Le zone carenti sono costituite dalle sedi: della centrale operativa di Benevento, cui manca una unità; di Airola, Limatola, San Salvatore Telesino, Morcone, Cerreto Sannita e San Giorgio del Sannio che sono carenti ognuno per una unità medica; Vitulano per due; Benevento e Ginestra degli Schiavono sono carenti ognuno per tre unità mediche. L'attività preventiva di individuazione delle carenze consente, anche in questo caso, il reclutamento di nuovi medici per garantire il servizio. Possono concorrere al conferimento degli incarichi vacanti, i medici in possesso dell'attestato di idoneità sull'esercizio dell'attività di emergenza sanitaria territoriale, rilasciato dopo la frequenza del corso di formazione previsto dalla normativa.
 

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Il Mattino