Lavori, niente acqua in 13 Comuni tra Benevento e la provincia

Lavori, niente acqua in 13 Comuni tra Benevento e la provincia
Sarà un martedì di passione, il prossimo, per i cittadini di Benevento e di altri dodici comuni della provincia. Il motivo è scritto nella comunicazione...

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Sarà un martedì di passione, il prossimo, per i cittadini di Benevento e di altri dodici comuni della provincia. Il motivo è scritto nella comunicazione inoltrata ieri dalla Direzione generale del ciclo integrato delle acque della Regione ai sindaci degli enti interessati. Ovvero: Benevento, Castelvenere, Ponte, Puglianello, San Salvatore Telesino, Torrecuso, Faicchio, Amorosi, Frasso Telesino, Solopaca, Melizzano, Telese Terme, Dugenta, insieme alla casertana Gioia Sannitica. «Lavori urgenti e indifferibili sulla condotta regionale tratta Curti-Benevento» la eloquente motivazione indicata nell'oggetto della comunicazione firmata dal responsabile regionale acquedotti Ciro Pesacane e dal dirigente Rosario Manzi per informare le popolazioni della «sospensione della erogazione idrica a partire dalle 6 di martedì 11 maggio, e fino alla ultimazione, presumibilmente fino alle 6 di mercoledì 12 maggio». All'origine dello stop c'è il programmato innesto di un surplus idrico proveniente dai bacini molisani del Biferno a beneficio del capoluogo sannita. Intervento annunciato il 14 aprile dal Comune al termine di un summit a Palazzo Mosti con Pesacane e il direttore dell'Ente idrico campano Vincenzo Belgiorno. Va così in attuazione l'obiettivo dichiarato di fornire 50 litri in più al secondo alla città di Benevento, con conseguente diminuzione dell'attuale attingimento dai pozzi di Pezzapiana più volte finiti nel mirino delle contestazioni insieme a quelli di Campo Mazzoni, già bloccati. La necessità inderogabile di sospendere la erogazione per consentire ai tecnici di eseguire le lavorazioni sulla conduttura era stata anticipata nei giorni scorsi dal nuovo amministratore di Gesesa Salvatore Rubbo che nella giornata di lunedì ha diretto un briefing in azienda sulle misure operative da attuare al fine di ovviare agli inevitabili disagi che si verificheranno.

Azienda dunque già pronta a fronteggiare l'emergenza con un piano di forniture alternative che dovrebbero prevedere l'allestimento di punti di erogazione stradali con autobotti in tutti i quartieri e una robusta campagna di comunicazione preventiva. I dettagli saranno concordati con la prefettura alla quale la Regione ha comunicato ieri, contestualmente ai Comuni, l'interruzione del servizio. Complessivamente lo stop riguarderà 100mila abitanti della provincia. Nelle prossime ore a Palazzo del Governo, guidato dal prefetto Carlo Torlontano con la partecipazione dei rappresentanti di Gesesa e dei Comuni interessati, si terrà un tavolo per la definizione del piano di emergenza che scatterà dalla prima mattinata di martedì 11. L'esecuzione dell'intervento tecnico consentirà al contempo di verificare in quale misura la rete, la cui realizzazione è assai risalente negli anni, sarà in grado di assorbire l'incremento di portata. Ovvero, se l'annunciato aumento di 50 litri al secondo per l'utenza beneventana sarà fruibile per intero o solo parzialmente.

«Probabilmente la semplice lettura del numero non riesce a dare la misura della rilevanza dell'intervento - dice il presidente di Gesesa Domenico Russo - Calcolatrice alla mano possiamo renderci conto che 50 litri al secondo corrispondono a oltre 4 milioni di litri in più che arriveranno in città dal Molise. Era un obiettivo che avevamo annunciato insieme al Comune fin dall'insediamento di questo Cda e che contiamo di portare a termine nei tempi previsti, ovvero prima della fine di maggio. Do atto alla Regione che ha mantenuto gli impegni assunti con le istituzioni locali e l'azienda. Si tratta, peraltro, di un intervento complesso che richiederà lo svuotamento totale della conduttura lungo una intera adduttrice dell'Acquedotto campano. Verificheremo la portata aggiuntiva che si andrà a determinare stabilmente per la città. Nella consapevolezza - puntualizza Russo - che tutta l'acqua erogata a Benevento rientra già oggi nei parametri di potabilità, e per ciò che riguarda il tetracloroetilene siamo anche sotto la soglia di contaminazione. I pozzi di Pezzapiana, pertanto, continueranno a essere una risorsa preziosa nel mix di approvvigionamento». 

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Il Mattino