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Prima un approccio rifiutato, poi l'avrebbe costretta a salire con la forza in auto e portata a casa dove il 61enne l'avrebbe violentata, dopo averla rinchiusa in camera da letto con la forza. Poi la donna, una 47enne di Dugenta, sarebbe stata costretta a subire un rapporto sessuale anche da una seconda persona, un 57enne, arrivato poco dopo nell'abitazione. Ieri il blitz dei carabinieri a Dugenta e l'arresto sia del 61enne che del 57enne (quest'ultimo a domiciliari) con l'accusa di violenza sessuale in concorso e di sequestro di persona, per il primo.
L'operazione è stata eseguita, a seguito di un'articolata indagine coordinata dalla Procura, dai militari dell'Arma della stazione di Dugenta e della compagnia di Montesarchio.
Secondo la ricostruzione della donna, il 61enne, dopo aver ricevuto un rifiuto rispetto all'invito di trascorrere del tempo in sua compagnia, l'aveva costretta con la violenza a salire a bordo della propria auto per poi condurla presso la sua abitazione, privandola della libertà personale, chiudendo la porta d'ingresso dall'interno e non permettendole di uscire e di chiedere aiuto. Quindi, l'aveva costretta, con violenza, a subire atti sessuali contro il suo consenso. Successivamente, era sopraggiunto il 57enne, che era entrato nella camera da letto dove si trovava la donna e anche l'aveva violentata. Solo a tarda serata la donna era stata riaccompagnata dai due indagati da un conoscente della stessa. Basta tornare, purtroppo, indietro nel tempo all'inizio di febbraio per risalire a un altro caso di presunta violenza sessuale registrata nel Sannio, sull'Appia nel territorio di Airola. In quel caso, a essere accusato da una connazionale, era stato un 31enne ivoriano il quale, al momento, è sottoposto alla misura dell'obbligo di firma.
Il Mattino