Lite sul bus a colpi di ventaglio, due nigeriane fermate a Benevento

Lite sul bus a colpi di ventaglio, due nigeriane fermate a Benevento
Urla, spintoni, insulti e «ventagliate». È quanto accaduto ieri pomeriggio in via dei Mulini a bordo del bus numero 5. La furiosa litigata è avvenuta tra...

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Urla, spintoni, insulti e «ventagliate». È quanto accaduto ieri pomeriggio in via dei Mulini a bordo del bus numero 5. La furiosa litigata è avvenuta tra due immigrate nigeriane (una delle quali incinta) ospiti di un centro di accoglienza di contrada Epitaffio e una donna beneventana. L'alterco sarebbe iniziato perché una delle donne straniere avrebbe rivolto gesti di fastidio alla beneventana, chiedendole in sostanza di abbassare la voce.


La reazione non si è fatta attendere, e l'autista, quando dalle parole si è passati alle mani, anzi al ventaglio, che sarebbe stato scagliato in direzione della donna italiana, ha bloccato il bus ed allertato le forze dell'ordine. Grande lo spavento per gli altri passeggeri, che increduli hanno assistito alla scena.

Immediatamente sul posto gli agenti della volante, coordinati dal commissario capo Andrea Monaco, ed una pattuglia dei carabinieri. Ad accertarsi delle condizioni fisiche della donna che ha avuto la peggio anche un'ambulanza, che è però ripartita vuota visto che il ventaglio aveva provocato solo dei graffi. Le due immigrate sono state condotte in questura e identificate.
 

«Non e la prima volta che si verificano queste situazioni, ci siamo trovati spesso a dover constatare litigi a bordo degli autobus spesso per futili motivi. Avevamo per questo chiesto alla Prefettura di essere aiutati nei controlli attraverso i responsabili dei centri». Così il direttore della Trotta Bus Francesco Volpe, che aggiunge: «Spesso non vengono acquistati i titoli di viaggio, e, dopo le verifiche, irrogare le sanzioni è complicato quando i trasgressori sono ospiti, magari per poco tempo, dei centri d'accoglienza. Per questo talvolta lasciamo correre. I responsabili dei centri però dovrebbero rendersi conto che le regole valgono per tutti e dovrebbero valutare la nostra richiesta di provvedere ad esempio con degli abbonamenti. Alla vista dei controllori non è raro che si scateni l'inferno e questo non è accettabile chiediamo attenzione ed aiuto perché da soli tenere la situazione sotto controllo è molto complicato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino