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La crisi di Capodanno va in soffitta. Tra Mastella e Abbate torna il sereno. In verità, entrambi avevano già assicurato che a livello personale non ci sono problemi, neanche nelle fasi più acute del confronto pubblico aperto dalle dichiarazioni del consigliere regionale a cavallo di San Silvestro. Clemente Mastella lo aveva dichiarato quando ancora calcava il suolo a stelle e strisce: «Il rapporto tra noi, umano e politico, è saldissimo e non in discussione. Assieme a lui gestiremo le situazioni che creano qualche difficoltà».
Toni confermati all'esito del faccia a faccia svoltosi ieri mattina a casa del sindaco. Presente anche il coordinatore del Distretto idrico Pompilio Forgione, figura di rilievo dell'establishment mastelliano. Un'ora circa di colloquio intervallato da due caffè. «Molto cordiale e costruttivo» assicura Abbate, mentre Mastella non ha ritenuto di commentare. «Non vi è mai stato nessun problema nel nostro rapporto sul piano umano e politico» ha fatto sapere il numero 2 di Noi di Centro in una nota stampa. «Vi è il mio sostegno istituzionale - ha aggiunto Abbate - all'attività del sindaco e di tutta l'amministrazione i cui risultati, a partire dal Pnrr, sono un fatto importante per la città. Abbiamo convenuto che, con un dialogo costante tra assessori e consiglieri, nessuno si ritenga autonomo nelle scelte operative». Deciso anche «un incontro insieme al segretario provinciale e al segretario cittadino, per continuare lo slancio politico in città e nell'intera provincia». È rimasta perlopiù chiusa la cartellina azzurra con il dossier dei rilievi da 5 pagine che Abbate ha portato con sé. La contestazione ha riguardato essenzialmente il metodo seguito nel primo anno abbondante del Mastella-bis, troppo sbilanciato sull'esecutivo e sulla tecnocrazia di Palazzo Mosti.
Sensibilmente ammorbiditi anche i toni sull'Asia e sull'amministratore Donato Madaro: Abbate ieri si è limitato a sollecitare «l'esigenza di ridare alla partecipata un cda».
Nessun accenno alla richiesta di rimpasto di giunta paventata nei giorni scorsi, né alla querelle dei concorsi. «Sta al sindaco operare le scelte che riterrà più opportune» dice oggi Abbate, decisamente rabbonito, che esce dalla vicenda con il rafforzamento del ruolo di vice leader, apparso offuscato nelle scorse settimane dal mancato invito ad appuntamenti pubblici promossi da esponenti del partito, leggi Antonio Di Maria a Pontelandolfo, o dalla municipalizzata.
Malgrado gli ampi squarci di sereno, non tutti i problemi palesati dalla maggioranza possono dirsi superati. Marcello Palladino e Francesco Farese di Noi Campani attendono il confronto con il sindaco nei prossimi giorni. Umberto Panunzio ha incontrato ieri Mastella e ha confermato tutti i rilievi già sottoscritti: «Ho ribadito al sindaco, verso il quale ho sempre la massima stima che le cose devono cambiare profondamente. I consiglieri comunali vanno coinvolti realmente nei processi decisionali. Stop ai provvedimenti che giungono in aula a scatola chiusa». Tra le criticità da affrontare, secondo il consigliere e funzionario di Asia, proprio il futuro della municipalizzata: «Per ragioni di opportunità non entro nel dettaglio dell'attività aziendale, ma da consigliere evidenzio l'esigenza di dotare l'Asia di organismi decisionali più ampi, alla luce del nuovo ruolo di multiservice che associa il servizio rifiuti ai controlli sulle caldaie e, potenzialmente, ai parcheggi». Non è intenzionato a fare passi indietro Gigi Scarinzi: «A breve incontrerò il sindaco e gli spiegherò di persona le ragioni che mi hanno spinto ad annunciare le dimissioni dalla segreteria politica. Ma non è in discussione la mia appartenenza alla compagine amministrativa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino