Moiano: si trova 15 cinghiali nel recinto e finisce a processo, agricoltore assolto

L'uomo era stato accusato di detenzione di fauna selvatica

Cinghiali per strada
Si era ritrovato nell'ottobre del 2019 con una quindicina di cinghiali all'interno di un'area recintata nella zona Starza -Pietrapiana, che si trova al confine tra...

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Si era ritrovato nell'ottobre del 2019 con una quindicina di cinghiali all'interno di un'area recintata nella zona Starza -Pietrapiana, che si trova al confine tra Moiano e Sant'Agata Dei Goti, e la sorpresa era stata doppia per un imprenditore agricolo di Moiano. Oltre alla scoperta degli ospiti non proprio graditi, che si erano introdotti forzando il recinto, era arrivata infatti anche una denuncia dei carabinieri forestali del comando stazione di Airola. Il reato contestato era quello che vieta il prelievo e la detenzione di fauna selvatica, alla quale appartengono i cinghiali. Ne è scaturito un processo dinanzi al tribunale di Benevento, al termine del quale l'agricoltore, difeso dagli avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio, è stato assolto. Decisiva è stata la circostanza dell'intrusione dei cinghiali attraverso una forzatura del recinto. Probabilmente gli animali erano alla ricerca di cibo, attirati quindi dalla presenza del mangime ma nel contempo è possibile fossero spaventati.

La zona è infatti aperta alla caccia al cinghiale ed i fatti sono avvenuti durante il periodo in cui l'attività era consentita. Un caso limite, ma che rientra nella casistica determinata dal sovrappopolamento che negli anni ha determinato danni alle colture ma anche non poche preoccupazioni per i cittadini, che spesso si sono imbattuti e si imbattono in branchi che si aggirano lungo le strade. Incontri che non avvengono solo in valle caudina, ma anche nel vicino parco naturale Taburno Camposauro, nel Fortore e finanche a Benevento, in particolare nelle zone periferiche della città, diventando quindi una sorta di sottospecie urbana. Una serie di circostanze che ha quindi condotto all'assoluzione, senza nemmeno quindi la condanna alle sanzioni pecuniarie previste in tali circostanze.
 

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Il Mattino