Addabbo: «Casa anziani, siamo tutti responsabili»

Il sindaco Addabbo e l'amministrazione intervengono sul caso del Carpa

Il Centro anziani di Molinara
«Sono giorni difficili e complicati per noi amministratori, e drammatici per gli anziani e le loro famiglie che vivono il trauma della chiusura e del loro spostamento in...

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«Sono giorni difficili e complicati per noi amministratori, e drammatici per gli anziani e le loro famiglie che vivono il trauma della chiusura e del loro spostamento in altre strutture, e di paura e tristezza per le venti operatrici che subiscono il licenziamento. Noi non sfuggiamo alle nostre responsabilità, le difficoltà si affrontano con realismo e senso del dovere, ma bisogna anche avere la capacità di decidere per il bene della pubblica amministrazione. Questa è una vicenda in cui ognuno deve assumersi le sue responsabilità». Così il sindaco di Molinara Giuseppe Addabbo a proposito della chiusura del Carpa, la casa di riposo per anziani, dopo 45 anni di attività. 

Decisivo il fatto che  negli ultimi 10 anni la struttura non abbia beneficiato di nessun finanziamento.

«La gestione comunale di una Casa di riposo - spiega l'amministrazione in una nota - è una anomalia soprattutto in conseguenza delle responsabilità in solido di natura penale, civile e contabile e pertanto molti enti hanno optato per forme organizzative diverse per la gestione del servizio, mediante o concessione o locazione della struttura».

Costi elevati a fronte della sola entrata rappresentata dalle rette hanno reso insostenibile la situazione sul piano economico, anche per le rivendicazioni salariali, peraltro legittime, degli operatori. Alla minoranza consiliare viene addebitato di aver strumentalizzato «una vicenda già di per sé delicata» e non essersi espressa «in merito alla paventata proposta di esternalizzare il servizio della casa di riposo attraverso la locazione o concessione non è mai pervenuta».

Dopo una ulteriore lunga disamina sul ruolo della minoranza, nella nota si legge: «Fa male chiudere il sipario su un pezzo di storia del nostro paese che è stato sempre croce e delizia di questa comunità. Gestire il servizio, le strutture, che da qualche anno sono due, è diventato oneroso anche per i tempi di crisi che stiamo vivendo. Inoltre l’ente è in attesa dell’esito del giudizio del piano di riequilibrio dalla Corte dei Conti. Ma andiamo avanti sempre con fiducia». «Vivo il dramma degli anziani, il rammarico della chiusura, l’amarezza per non aver potuto impedire tutto questo - conclude Addabbo - es mi assumo in pieno le responsabilità ma con la coscienza a posto perché abbiamo cercato di fare il possibile». 

 

 

 

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Il Mattino