Benevento, «favoreggiamento della prostituzione»: madre e figlio rinviati a giudizio

La decisione del gup

Il tribunale di Benevento
Madre e figlio, coinvolti in un'indagine per favoreggiamento della prostituzione in città, sono stati rinviati a giudizio dal gup Vincenzo Landolfi. Si tratta di...

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Madre e figlio, coinvolti in un'indagine per favoreggiamento della prostituzione in città, sono stati rinviati a giudizio dal gup Vincenzo Landolfi. Si tratta di Carmelina Vene, 63 anni, di Montesarchio, e del figlio Biagio Antonelli, 26 anni. Oggetto delle indagini la gestione di due appartamenti in città, uno nella zona di via Torre della Catena e un altro al rione Libertà. Le stanze venivano affittate settimanalmente attraverso una società denominata «Case Vacanze» di cui Antonelli e la madre erano soci. In realtà, le stanze degli appartamenti venivano affittate a prostitute.

La stessa donna aveva ammesso di sapere che coloro che utilizzavano la abitazioni erano prostitute, ma di non averle agevolate. Il figlio ha sostenuto di non saper nulla su coloro che prendevano in fitto le abitazioni limitandosi a svolgere solo adempimenti contabili. Il pubblico ministero ha chiesto due rinvii a giudizio, il difensore Teresa Meccariello il non luogo a procedere.

 

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Il Mattino