Montesarchio, ingaggiano bulli per punire i ladri

Montesarchio, ingaggiano bulli per punire i ladri
MONTESARCHIO - Hanno provato a farsi giustizia da soli in seguito ad un furto subìto in casa, a Tocco Caudio, un giovane 29enne incensurato di Montesarchio, Giuseppe...

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MONTESARCHIO - Hanno provato a farsi giustizia da soli in seguito ad un furto subìto in casa, a Tocco Caudio, un giovane 29enne incensurato di Montesarchio, Giuseppe Iacchetta, e Paolo Spitaletta di 58 anni di Tocco Caudio, già noto alle forze dell’ordine. Una «giustizia fai da te» che però ha portato all’arresto dei due uomini con le accuse di sequestro di persona, lesioni personali e minacce. I due sono finiti il primo ai domiciliari, mentre l’altro per i suoi diversi precedenti penali è stato condotto dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio presso il carcere di contrada Capodimonte.


Dopo il furto subìto alcuni giorni fa dal suocero di Giuseppe Iacchetta, hanno ipotizzato di aver individuato gli autori e quindi nella tarda serata di giovedì hanno «sequestrato» i presunti ladri. Portati in una zona isolata di campagna a bordo di due auto, i due uomini hanno cominciato a malmenare e minacciare due fratelli, due muratori già pregiudicati di 41 e 36 anni, sempre di Tocco Caudio. Secondo gli aggressori i due sarebbero stati gli autori del furto di 10mila euro avvenuto alcuni giorni fa, in casa della sposa dove erano in corso i festeggiamenti con un giovane montesarchiese per la promessa di matrimonio.


Il promesso sposo secondo le ricostruzioni dei carabinieri della stazione di Cautano, e dei militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Montesarchio, agli ordini del maggiore Erminio De Nisco, si sarebbe rivolto al pregiudicato per riottenere i soldi che il papà della sposa aveva in casa per far fronte alle spese della festa. Così, sembrerebbe insieme ad altre tre persone in corso di identificazione, hanno portato i due fratelli nel fondo agricolo. E quindi cominciato a malmenarli nella speranza di riavere i soldi rubati. Una delle due vittime è però riuscito a fuggire e dare l’allarme chiedendo l’intervento dei carabinieri, fornendo elementi utili da consentire agli uomini dell’arma di effettuare le ricerche e rintracciare sia l’altra vittima che i due aggressori. Immediato quindi l’arresto dei due riconosciuti quali autori dell’aggressione e degli altri reati ascrittigli. Ai due muratori invece, i sanitari del 118 intervenuti su richiesta dei carabinieri, hanno riscontrato microtraumi nel corpo, conseguenti alle percosse ricevute e quindi invitati a recarsi presso una struttura ospedaliera per gli ulteriori accertamenti del caso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino