Morte della piccola Maria, la Procura chiede di nuovo l'arresto

Morte della piccola Maria, la Procura chiede di nuovo l'arresto
S. SALVATORE TELESINO - La Procura della Repubblica ha deciso di ricorrere al Tribunale del Riesame di Napoli contro la decisione del Gip Flavio Cusani, che non ha concesso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
S. SALVATORE TELESINO - La Procura della Repubblica ha deciso di ricorrere al Tribunale del Riesame di Napoli contro la decisione del Gip Flavio Cusani, che non ha concesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Daniel Ciocan 21 anni, riguardo la morte di Maria, la bambina di dieci anni trovata cadavere la sera del 19 giugno dello scorso anno in una piscina di un resort di San Salvatore Telesino. L’udienza è prevista per la metà di febbraio.


I due rumeni Daniel Ciocan e la sorella Cristina sono da tempo indagati il primo per omicidio, la congiunta per concorso nello stesso reato, per la morte di questa bambina e sono difesi, dagli avvocati Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo. Le indagini sulla morte di Maria vanno avanti dal 19 giugno quando il corpo della bambina fu ritrovato priva di vita in una piscina di un resort a San Salvatore Telesino. In questi mesi le indagini sono state coordinate dal procuratore della Repubblica Giovanni Conzo e condotte dal sostituto procuratore Maria Scamarcio, e dal maggiore dei carabinieri Alfredo Zerella. Sono state ascoltate più volte un centinaio di persone, tra cui anche le compagne di scuola e di giochi della bambina. I loro interrogatori hanno fornito per la Procura della Repubblica elementi tali da ravvisare una colpevolezza di Daniel e della sorella. Una impostazione che però non ha trovato consenziente il Gip Flavio Cusani. Da qui la decisione della Procura di fare ricorso al Tribunale del Riesame.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino