OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Residenti ed esercenti del centro storico finalmente faccia a faccia. Va in porto il tavolo movida annunciato nei giorni scorsi per affrontare i nodi ancora irrisolti del fenomeno. L'iniziativa è del Comune che ha convocato l'incontro per martedì negli uffici dell'assessorato Attività produttive a Palazzo del Reduce. Al summit prenderanno parte una rappresentanza del comitato di quartiere presieduto da Luigi Marino e una delegazione del neonato comitato locali del centro storico guidata da Bartolomé Ruiz Jimenez.
Per il Comune, l'assessore Luigi Ambrosone, il dirigente Gennaro Santamaria, la posizione organizzativa Annamaria Villanacci. Presente anche il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco. L'incontro punta ad affrontare tutti gli aspetti della querelle, dalle problematiche legate alla sicurezza che di tanto in tanto riconquistano le cronache, alle lagnanze relative alla vivibilità e al decoro dei vicoli.
Un coacervo di interessi non del tutto sovrapponibili nel quale da anni non si riesce a individuare una soluzione condivisa. Ci prova adesso Palazzo Mosti: «L'amministrazione comunale ha già varato i provvedimenti di competenza - rileva Ambrosone - L'ordinanza sindacale varata nello scorso luglio disciplina non soltanto gli orari entro i quali è consentita la diffusione di musica, ma anche la tipologia di manifestazioni consentite, ricordando che gli spettacoli aperti al pubblico sono cosa diversa dall'intrattenimento musicale dei clienti di un'attività commerciale.
Invito raccolto dalle parti che hanno assicurato la presenza al tavolo. Anche se i residenti non risparmiano all'amministrazione qualche sottolineatura: «Siamo sempre pronti al confronto e, anzi, più volte lo abbiamo chiesto con veemenza - ricorda il presidente del comitato centro storico Luigi Marino - Dobbiamo però chiarire che non vi è alcuna diatriba da dirimere né spaccatura da sanare. Noi siamo per i residenti e per gli esercenti che rispettano le leggi, i regolamenti e il buon senso. Il presidente del nuovo comitato dei locali è una persona ragionevole, corretta e collaborativa, quindi non vi è alcun problema. Ma sarebbe errato far passare il Comune come un arbitro. Non è questa la veste che pretendiamo sia indossata dall'ente. Il Comune deve governare, assumere scelte che siano aderenti alla legge. La città ha bisogno di un ente che sappia amministrare, non vogliamo essere accontentati e nemmeno abbiamo bisogno di schermi istituzionali. Quando abbiamo qualcosa da dire, lo facciamo in maniera diretta e scevra da fraintendimenti. Questa esasperata narrazione di due fazioni in lotta, i residenti contro gli esercenti, deve cessare. Il Comune dunque non può limitarsi a mediare, ma deve agire attraverso atti di buona e sana amministrazione».
Marino anticipa che saranno fatte domande «sul perché non vengono attivati i varchi, sul mancato controllo dei permessi di sosta, sulla riduzione drastica e molte volte immotivata dei posti auto, sulla comparsa di divieti di sosta, sui cantieri avviati senza ascoltare i cittadini, sui disagi di migliaia di persone. Il clamore della foto del tavolino posizionato scriteriatamente sotto il campanile di Santa Sofia ha condotto a controlli efficaci e a una rapida sanzione. Perché non avviene sempre così?». Presenza annunciata anche dagli esercenti: «Sarà un'occasiobe - assicura Ruiz Jimenez - per chiarire a tutti che gli esercenti non sono un corpo estraneo ma protagonisti a pieno titolo del centro storico e con pari diritti. Non siamo la controparte di nessuno, né dei residenti, né del Comune con il quale intendiamo strutturare un rapporto di collaborazione proficua per la città. A partire dal periodo natalizio, per il quale abbiamo già in cantiere un programma di iniziative e addobbi a tema autoprodotti».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino