7.161. Un numero che non dirà molto a chi lo legge ma risulterà assai significativo agli altrettanti prossimi destinatari delle ingiunzioni di pagamento per multe...
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Tanti, tantissimi divieti di sosta ma non solo: il Codice della strada è ben compendiato nel pacchetto di infrazioni che il Comune girerà all'agente della riscossione che a sua volta provvederà al massiccio recapito domiciliare. Dalla mancata copertura assicurativa per la responsabilità civile alla non effettuata revisione periodica dell'efficienza del veicolo fino ai più banali casi di guida senza casco, senza cintura o con un telefono di troppo. Un campionario ampio e variegato a infittire i bollettari dei caschi bianchi che a breve saranno sostituiti dai moderni computer palmari recentemente dati in dotazione al Corpo. Il valore nominale delle sanzioni per il 2015 ammonta a 180mila euro che lievitano oltre i 300mila con il calcolo di tutti gli oneri riflessi. Copione analogo e tempistica solo leggermente differita per il 2016 che conta 2.305 sanzioni arretrate per 303mila euro. In questo caso la spedizione delle ingiunzioni seguirà di qualche settimana il pacchetto relativo al 2015. Scaglionamento che riguarderà anche il 2017: in rampa di lancio 2.480 ultimatum di pagamento pari a 391mila euro di incassi previsti. L'intero stock di arretrati verrà esaurito in pochi mesi con l'emissione delle tre annualità a breve distanza. Il tasto invio per il 2015 sarà schiacciato nei prossimi giorni, 2016 e 2017 seguiranno tra maggio e luglio.
LE RISORSE
Un'operazione che in totale vedrà la consegna di 7.161 ingiunzioni per un ammontare che sfiora il milione di euro. Iniziativa che oltre a far recuperare risorse importanti per un ente in precarie condizioni come il Comune mira a centrare anche altri obiettivi: «Occorre dare seguito all'attività sanzionatoria relativa alle accertate infrazioni - dice il capitano Belmonte - la certezza della pena, anche se si tratta solo di violazioni al Codice della strada in molti casi non gravi, deve essere assicurata. In tal modo aumenterà la percezione diffusa della effettività dei provvedimenti adottati dagli organi accertatori, scoraggiando le cattive pratiche censurate dal Codice. Per cui l'obiettivo di medio-lungo termine non è fare cassa ma indurre sempre più gli utenti della strada a non incorrere in comportamenti scorretti o semplici distrazioni che possono talvolta diventare molto pericolose per sé e gli altri. Stiamo mandando a regime l'utilizzo dei moderni dispositivi tecnologici che ci consentono di velocizzare le operazioni di accertamento delle infrazioni e l'attività amministrativa degli uffici. Stiamo progressivamente eliminando i vecchi bollettari che verranno sostituiti da tablet grazie ai quali verrà abbattuto quasi del cento per cento il margine di errore fisiologico nella compilazione dei verbali, con ricadute positive anche in materia di contenzioso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino