Benevento: ospedale Rummo, prefetto e manager blindano le gare contro le infiltrazioni dei clan

Sottoscritto un protocollo d'intesa

L'ospedale di Benevento
Ieri mattina in Prefettura è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per la tutela della legalità tra il prefetto Carlo Torlontano e il direttore generale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ieri mattina in Prefettura è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per la tutela della legalità tra il prefetto Carlo Torlontano e il direttore generale dell'ospedale Rummo Maria Morgante alla presenza dei responsabili provinciali delle forze di polizia. Lo scopo della sottoscrizione del documento è quello di prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore degli appalti, attraverso l'inserimento di una clausola nei bandi e nei contratti dell'ospedale cittadino che impone alle ditte di dimostrare l'iscrizione nelle white liste, elenchi previsti per i settori di attività considerati a maggior rischio di infiltrazione mafiosa. Il protocollo, oltre a consentire una maggiore vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, sia sotto il profilo retributivo che previdenziale, prevede un potenziamento delle verifiche antimafia, attraverso una estensione della richiesta di informazioni per i contratti pubblici con soglie inferiori a quelle previste dalla normativa vigente. È invece prevista la risoluzione immediata degli accordi già stipulati che dovessero diventare oggetto di fenomeni corruttivi in corso di esecuzione. Il protocollo d'intesa con il prefetto rientra nei programmi per continuare a svolgere attività che siano sicure sotto tutti gli aspetti per evitare brusche interruzioni dei lavori e ritardi di anni per la loro realizzazione, come è capitato in passato, a causa di scarsa trasparenza di alcune ditte appaltatrici.

«Gli obiettivi che vogliamo raggiungere nei prossimi mesi - spiega la manager - sono legati alla soluzione delle criticità, sia per i reparti dell'emergenza-urgenza che per l'Anestesia e rianimazione, passando soprattutto attraverso l'assunzione di personale. Per quanto riguarda l'edilizia ospedaliera, siamo pronti a dare inizio ai lavori in Pronto soccorso e in attesa di poter procedere con le gare d'appalto per la realizzazione del polo delle urgenze e della radioterapia». Continuano gli incontri istituzionali del direttore generale del Rummo nell'ottica di creare i presupposti per una valida collaborazione mirata soprattutto a sciogliere i nodi burocratici e a rendere più agevoli i percorsi da delinare per superare la fase critica che l'ospedale cittadino sta attraversando ormai da alcuni anni. Nei giorni scorsi il direttore Morgante ha incontrato Clemente Mastella e Salvatore Riccio, nell'ordine sindaco di Benevento e di Sant'Agata de' Goti, per sottoporre a entrambi la lettura dell'Atto aziendale del quale, in qualità di primi cittadini dei comuni in cui insistono i presidi ospedalieri Rummo e Sant'Alfonso Maria dei Liguori, è necessario il parere, sebbene non sia vincolante. L'Atto aziendale dell'Asl deve invece essere sottoposto alla conferenza dei sindaci perché le sedi dell'azienda sanitaria locale sono dislocate sull'intero territorio del Sannio.

«Il sindaco Riccio - dice la manager - ha già approvato il documento, mentre siamo in attesa che il sindaco Mastella ci faccia avere una risposta al riguardo, dopo averlo analizzato». Intanto, per quanto riguarda l'installazione dei due angiografi nella nuova sala di Emodinamica, si è arrivati alla fase di collaudo. Per questo, è stato predisposto l'acquisto urgente di due Ups di marca Socomec Masterys gp4 100, gruppi di continuità specifici per le apparecchiature definite «critiche», come gli angiografi, che richiedono energia di alta qualità che, a sua volta, dipende dalla perfetta continuità dell'alimentazione elettrica. Si tratta di alimentatori che prevedono il monitoraggio da remoto, consentendo di ridurre al minimo gli interventi di manutenzione. La fase di collaudo dei macchinari destinati ad avere funzioni diagnostiche e terapeutiche è il momento più importante e delicato per garantirne il corretto funzionamento e per evitare danni al paziente. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino