Pannarano, furia e danni nel pronto soccorso: ora scatta la condanna a sei mesi

Il danneggiamento del pronto soccorso avvenne a fine estate

Pronto soccorso San Pio
Lo scorso 8 agosto aveva provocato un putiferio nel pronto soccorso dell'ospedale «San Pio». Nell'udienza di ieri, il magistrato monocratico Francesco Murgo lo...

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Lo scorso 8 agosto aveva provocato un putiferio nel pronto soccorso dell'ospedale «San Pio». Nell'udienza di ieri, il magistrato monocratico Francesco Murgo lo ha condannato a sei mesi, revocando l'attuale detenzione in carcere e stabilendo che la pena dovrà essere espiata in una struttura di accoglienza denominata Rems, in cui vengono ospitati gli autori di reati affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. L'imputato, inoltre, in separata sede dovrà risarcire i danni che ha arrecato alle strutture ospedaliere.



Si tratta di L.M., 31 anni, di Pannarano. Il pubblico ministero Marisa Micciolo ha chiesto una condanna a sette mesi. Condanna chiesta anche dal legale di parte civile per l'ospedale «San Pio» Andrea De Longis. In difesa dell'imputato l'avvocato Fabio Russo, che ha evidenziato le condizioni mentali in cui versa l'uomo.

Il danneggiamento del pronto soccorso avvenne, appunto, a fine estate. Uno dei tanti episodi registrati nella struttura sanitaria e che hanno fatto scattare misure di sicurezza a tutela del personale. Secondo la ricostruzione degli agenti intervenuti, l'uomo si era fatto trasportare in ospedale perché voleva ricoverarsi, sostenendo di essere affetto da patologie psichiatriche e minacciando anche il suicidio.

Ma un sanitario che aveva avuto già modo di curarlo in precedenza negava il ricovero e decideva di sottoporlo ad esami alcolemici e tossicologici. Una decisione non condivisa dall'uomo che, infuriandosi, colpiva violentemente un computer all'interno del pronto soccorso, impugnando poi una sorta di bisturi e minacciando il personale sanitario in servizio. Scattato l'allarme, sul posto giungevano gli agenti della polizia.

La loro presenza, però, non induceva l'uomo alla calma. Anzi, opponeva resistenza agli agenti delle volanti e pronunciava nei loro confronti frasi offensive e li minacciava di ucciderli. L'uomo veniva infine portato all'esterno del pronto soccorso e arrestato.

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Il Mattino