Pastificio Rummo evita il fallimento: ok del tribunale al concordato

Pastificio Rummo evita il fallimento: ok del tribunale al concordato
Il Tribunale di Benevento ha ammesso il Pastificio Rummo, il cui impianto di produzione andò distrutto dall'alluvione dell'ottobre 2015, alla procedura di...

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Il Tribunale di Benevento ha ammesso il Pastificio Rummo, il cui impianto di produzione andò distrutto dall'alluvione dell'ottobre 2015, alla procedura di concordato preventivo in continuità precisando che l'azienda «ha subito danni di entità assai rilevante generati dall'alluvione che ha colpito l'area di insediamento dello stabilimento nell'ottobre del 2015: e tale evento viene prospettato come il fattore che ha determinato la crisi, attraverso le sue molteplici negative implicazioni». «Di pari passo con l'ammissione alla procedura di concordato preventivo», ha dichiarato il presidente Cosimo Rummo, «prosegue anche la trattativa con le banche. È ancora sul tavolo l'ipotesi di un accordo di ristrutturazione con rimborso in 10 anni. Stiamo lavorando costantemente per raggiungere un'intesa. Il sostegno del ceto bancario ci consentirebbe di eseguire, sin da subito, gli investimenti previsti al termine del Piano garantendo, al tempo stesso, ai creditori una maggiore soddisfazione, in virtù del prolungamento dell'arco temporale disponibile per i pagamenti».


«Il piano di Concordato preventivo ammesso dal Tribunale di Benevento, prevede, a fronte di un'esposizione debitoria di circa 97 milioni di euro, il rimborso in 5 anni», afferma Mario Porcaro, dello Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati, advisor dell'operazione, «garantendo ai creditori chirografari una percentuale ben al di sopra della media, pari al 47% circa, con possibilità di arrivare oltre il 60% attraverso l'utilizzo dello strumento dei patti paraconcordatari. Il Piano industriale prevede una crescita del fatturato da 66,3 milioni, attesi per il 2017, ad 80 milioni nel 2020, investendo principalmente sul brand 'Lenta Lavorazionè». Il Tribunale ha fissato per il 10 luglio prossimo l'adunanza dei creditori ed ha inoltre evidenziato che «la percentuale di pagamento dei chirografari della seconda classe, è pari ad oltre il doppio di quella prevista per l'ipotesi del concordato con liquidazione dei beni», e, sotto il profilo economico, ritiene di poter esprimere una valutazione favorevole sulla fattibilità economica della proposta avanzata da Rummo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino