Polo scolastico, c'è la posa della prima pietra

Verso la nuova edilizia scolastica
È prevista per le 11 la cerimonia per l'apposizione della prima pietra per il nuovo polo scolastico al servizio dell'istituto d'istruzione superiore Telesi@. Si...

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È prevista per le 11 la cerimonia per l'apposizione della prima pietra per il nuovo polo scolastico al servizio dell'istituto d'istruzione superiore Telesi@. Si svolgerà presso l'ex campo sportivo di viale Europa, il luogo che è stato selezionato, nel corso di una lunga procedura politica e amministrativa, alla presenza del primo cittadino Giovanni Caporaso e del presidente della Provincia, Nino Lombardi. La notizia anticipata dal «Mattino» è stata poi confermata dal Comune. Un'accelerazione forte e decisa arrivata proprio nelle ultime settimane per un'opera attesa da anni e per la quale lo scorso 28 ottobre il dirigente del settore tecnico della Provincia, Angelo Carmine Giordano, ha approvato con una propria determinazione il progetto esecutivo presentato dall'associazione temporanea di imprese vincitrice della gara. Il provvedimento ha mobilitato, nei fatti, risorse per circa 5 milioni di euro che troveranno copertura economica per la gran parte nell'esercizio finanziario dell'anno in corso e per la residua parte, poco meno di un milione e 150mila euro, sull'esercizio finanziario 2023.


Per l'esecuzione dei lavori saranno previsti 603 giorni naturali e consecutivi dalla data di apertura del cantiere. Localizzazione della struttura che si è prestata nel corso degli anni ad un'accesa discussione politica. Tra le perplessità, avanzate in più occasioni dalla stessa fascia tricolore, la possibilità di poter dirottare fuori dal centro abitato, già congestionato, una popolazione che conta circa mille persone tra studenti e personale. Inoltre, più volte l'attenzione si è concentrata sull'opportunità di costruire su un fondo destinato all'eventuale estensione del vicino complesso idrotermale, oltre al fatto che negli ultimi anni l'ex campo sportivo ha ospitato l'attività della squadra dei «Draghi» del rugby che sempre nella giornata di ieri non hanno mancato di comunicare tutta la loro amarezza per la decisione. «È arrivato il momento di abbandonare la nostra tana si legge in una nota della società -. Dai più piccoli sputafuoco, passando per le Juniores, la seniores fino ai neonati touchers, i Draghi si ritrovano senza un campo. Anni e anni di battaglia, di promesse e pacche sulle spalle, non sono servite a nulla. La politica è questa, e non vogliamo discuterne perché è già stato fatto nelle dovute sedi. Ma niente, se non fosse stato per qualche privato e qualche amicizia vera, i draghi non avrebbero avuto una soluzione alternativa momentanea per i propri allenamenti. Rimane l'amaro in bocca per quello che abbiamo fatto per ripulire quel campo abbandonato e riportarlo al suo splendore, rimane lo sconforto di vedere l'ultimo spazio verde del Comune diventare una distesa di cemento».

 

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Il Mattino