Ponte sequestrato tra Pantanella e Vitulano: ambulanza viola sigilli per soccorrere un'anziana

Il 20 gennaio scorso un'alluvione distrusse la strada per la frazione Pantanella

Ponte sequestrato a Vitulano
«Poco tempo fa un'ambulanza ha violato i sigilli posti al ponte sequestrato per soccorrere un'anziana e ogni giorno gli anziani della zona, alcuni dializzati alcuni...

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«Poco tempo fa un'ambulanza ha violato i sigilli posti al ponte sequestrato per soccorrere un'anziana e ogni giorno gli anziani della zona, alcuni dializzati alcuni in chemioterapia, vengono costretti a giri interminabili per raggiungere Benevento; faccio appello alle istituzioni coinvolte e alla magistratura affinché l'infrastruttura che collega la località Pantanella a Vitulano sia resa finalmente utilizzabile. Si rischia di morire di burocrazia». È l'Sos che lancia il sindaco del comune sannita, Raffaele Scarinzi, il quale cita Ennio Flaiano («La situazione è grave ma non è seria») per descrivere una situazione, a suo dire, paradossale.

«Il 20 gennaio scorso un'alluvione distrugge la strada per la frazione Pantanella e il Comune realizza in somma urgenza un percorso alternativo ultimando un ponte costruito nel 1999 e rimasto incompiuto» spiega il sindaco che aggiunge: «Mentre si realizza l'opera vengono compiuti tutti i passaggi tecnici ancora mancanti per la sua regolarità. La nuova strada sarebbe già fruibile il 10 febbraio ma finisce nelle pastoie burocratiche con intervento di carabinieri e magistratura e il ponte rimane bloccato». Evidenzia Scarinzi: «Quando al Genio Civile viene prodotto tutto quanto richiesto per il rilascio dell'autorizzazione idraulica lo stesso comunica che queste autorizzazioni non sarebbero più di sua competenza ma spetterebbero ai Consorzi di Bonifica». Ma, rileva il primo cittadino, «il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, al contrario, declina ogni sua competenza». «Sono amareggiato - conclude il sindaco Scarinzi - non entro nel merito di valutazioni che spettano ad altri organi; dico solo che occorre sbloccare al più presto questa situazione che penalizza i più deboli»

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Il Mattino