«No all'impianto»: già raccolte 1800 firme a Sassinoro

protesta sassinoro
BENEVENTO - Sono già 1800 le firme raccolte con la petizione promossa dal comitato civico «Rispetto e tutela del territorio» e finalizzata a...

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BENEVENTO - Sono già 1800 le firme raccolte con la petizione promossa dal comitato civico «Rispetto e tutela del territorio» e finalizzata a «esprimere il proprio dissenso nei confronti alla realizzazione dell’impianto di compostaggio da parte di una ditta privata nell’area Pip di Sassinoro». Solo qualche giorno e si punta a raggiungere quota 2000. Sempre più attivi i componenti del comitato civico che pur di chiedere una firma per dire no all’impianto utilizzano anche il sistema del porta a porta. Una petizione che ha raggiunto anche le città di Benevento e Campobasso, ma a firmare sono stati anche numerosi cittadini dei comuni dell’Alto Tammaro e di quelli confinanti del Molise. Dal comitato civico fanno sapere che presso il presidio permanente in località Pianella in qualsiasi momento della giornata è ancora possibile sottoscrivere l’apposito modulo. 

Intanto, giovedì, padre Alex Zanotelli sarà a Sassinoro per partecipare ad un incontro di riflessione sull’enciclica di Papa Francesco «Laudato sì». L’iniziativa, promossa dal comitato civico «Rispetto e tutela del territorio» e dalla parrocchia «San Michele Arcangelo», si svolgerà presso il santuario di Santa Lucia.
Infine solidarietà all’associazione «Mamme sannite» arriva dalla Rete dei comitati di tutela ambientale di Campania e Molise e dall’associazione «Tedeschi» per un increscioso episodio verificatosi domenica a Bojano, dove sono stati rimossi gli striscioni apposti da cinque volontari dell’associazione in concomitanza con il passaggio del Giro per dire no all’impianto. «La presidente dell’associazione, Marilena Pisano, ha acquisito - si legge in una nota - e messo a disposizione delle forze dell’ordine informazioni ricevute da chi ha visto due uomini in moto rimuovere gli striscioni, annullando gli effetti della protesta democratica condotta dalla popolazione contro l’impianto di rifiuti». 
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Il Mattino