Provincia, il ritorno di Pepe dopo 37 anni

mario pepe
BENEVENTO - Oggi Mario Pepe torna in consiglio provinciale, ma non riuscirà a battere se stesso: se dalla sua prima elezione a sindaco di San Giorgio del Sannio a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BENEVENTO - Oggi Mario Pepe torna in consiglio provinciale, ma non riuscirà a battere se stesso: se dalla sua prima elezione a sindaco di San Giorgio del Sannio a quella dello scorso anno erano trascorsi 43 anni, dalla prima e finora unica consiliatura alla Rocca dei Rettori si fermerà a 37 anni, confermando una longevità politica che ha pochissimi precedenti. La sua carriera politica è arricchita, infatti, dall’essere stato assessore regionale, tre volte deputato, nonché segretario provinciale della Dc prima, poi della Margherita e del Pd. È all’ordine del giorno della seduta consiliare di stamattina, infatti, la decadenza del consigliere Luigi De Nigris e la surroga con Mario Pepe, primo dei non eletti della lista «Noi sanniti con Mastella». Inizialmente Pepe sembrava intenzionato a non accettare, poi ha deciso per il ritorno. «Accetto - ha detto - per dare un segnale alla vita politica della Provincia, che vedo molto banalizzata e ferma a prospettive di basso conio, nel mentre i Comuni avrebbero bisogno di un momento di sintesi e di rilancio. La Rocca dovrebbe ricercare la sintesi politica provinciale, coordinare le dinamiche e le iniziative politiche che, invece, non esistono. Del resto, non è pensabile attendersi altro da chi ha votato contro l’esistenza dell’ente al referendum di dicembre».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino