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La rivoluzione dei rifiuti è pronta. Benevento aggancia il treno in corsa del Pnrr e candida progetti per un totale di 9 milioni. La linea d'orizzonte è il 14 febbraio quando scadranno i termini fissati dal decreto 396/2021 del ministero Transizione ecologica per il finanziamento di nuovi impianti o di sistemi innovativi di raccolta. Obiettivi sui quali Asia e Comune lavorano da tempo e che adesso si traducono in 7 carte da giocare al tavolo del Next generation Eu.
Architrave delle proposte è l'attuazione della tariffa puntuale in tutta la città. E non solo quella che si snoda a cavallo delle Mura: anche i residenti delle contrade avranno la possibilità di pagare in relazione a quanto conferito. Il risultato passa attraverso le «Isole smart», mini isole ecologiche per la differenziata presso le quali i cittadini utenti regolari del servizio potranno depositare i rifiuti in aree recintate e videosorvegliate, avvalendosi di un badge. Una soluzione che promette di elevare la quantità e la qualità della raccolta, abbassando il costo procapite e prevenendo il malcostume degli abbandoni incontrollati. Nove le aree individuate: Panelli, Cancelleria, Olivola, Montecalvo, Pontecorvo, Piano Cappelle, Piano Borea, Acquafredda, San Vitale. Previsto un investimento di 983.970 euro. Tarip che vedrà ancor più protagonista il centro. Portata a termine proficuamente la fase sperimentale al rione Ferrovia, l'Asia vuole estendere il sistema di raccolta puntuale all'intero perimetro urbano. Obiettivo ambizioso che richiederà un deciso upgrade anche sul piano tecnologico.
Ci sta lavorando il dipartimento Ingegneria dell'Unisannio con il quale l'azienda ha in corso una preziosa collaborazione.
Nel vasto pacchetto delle candidature al Pnrr trovano posto anche due impianti. Corposo il progetto per la creazione di un sito di «Lavorazione imballaggi multimateriale» che ammonta a 3.674.000 euro. «L'impianto - spiega Asia - selezionerà le frazioni estranee al multimateriale leggero (plastica e metalli). In questo modo si ottimizzano i costi di gestione, si riducono le necessità di accumulo e stoccaggio dei materiali, si aumenta la flessibilità operativa». Prevista una lavorazione massima di 29 tonnellate al giorno per linea, su una superficie coperta di 3.500 metri quadrati e circa 7.000 metri quadrati in area scoperta, nella struttura ex Laser di Olivola. Chiude il panorama degli interventi un «Impianto di teleriscaldamento in cogenerazione a biomasse» dal costo di 452.874 euro. Servirà a smaltire gli scarti vegetali provenienti dalla manutenzione delle aree verdi pubbliche e private, producendo energia e riducendo la quota di polveri sottili.
«Minimizzazione del rifiuto, aumento della differenziata, incremento del tasso del riciclo e diminuzione della tariffa sono gli obiettivi strategici che intendiamo conseguire attraverso i progetti sviluppati con il Comune - spiega l'amministratore di Asia Donato Madaro - In particolare con la tariffa puntuale che consentirà di pagare non più in base ai metri quadrati dell'abitazione ma rispetto alla quantità di frazione indifferenziata prodotta, progetto portato avanti grazie alla partnership con l'Unisannio. L'Asia è pronta a cogliere tutte le opportunità e le sfide che la transizione ecologica pone all'orizzonte».
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