Ritrovare il benessere tra storie e parole con la libroterapia

Per il biolibraio Masone il lettore deve sempre tener presente il suo ruolo di coautore dell'opera

Donne, farfalle e libri
Al via la libroterapia, ciclo di incontri presentato martedì alla libreria indipendente Masone Alisei dei Benevento, percorso di lettura e ri-scrittura relazionale condotto...

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Al via la libroterapia, ciclo di incontri presentato martedì alla libreria indipendente Masone Alisei dei Benevento, percorso di lettura e ri-scrittura relazionale condotto dalla psicoterapeuta Sara Luciano. Ma la lettura è sempre, intrinsecamente, terapeutica o necessita di una pratica intenzionalmente strutturata per esserlo? Entrambe le cose, spiega Luciano: «Ogni lettura ha la potenzialità di essere terapeutica, in quanto stimola la riflessione e l'apertura a uno spazio di pensiero. Ma la libroterapia permette di facilitare e orientare i processi simbolici di identificazione e autoriflessività. Il processo terapeutico parte da dinamiche esterne, tratte dal libro, e viene spostato all'interno, sulle dinamiche relazionali dei partecipanti».

In sostanza, si parte da una lettura condivisa per approdare a una ri-scrittura personale e collettiva della storia, più consapevole e ricca di sfumature nuove, sotto la guida di un esperto. Il libro diventa la chiave per dischiudere e decifrare i vissuti dei singoli partecipanti: le sue pagine possono «creare un accesso ai ricordi, al risuono delle corde inconsce, a quegli aspetti del nostro profondo che non sono sempre facili da riconoscere». L'oggetto fisico è dunque imprescindibile, con buona pace degli ebook e dell'esercito dei pdf: il libro «funge infatti da oggetto transazionale in un'area intermedia di esperienza in cui trovano spazio sia la realtà interna sia quella esterna».

L'oggetto transazionale «è ciò che il bambino ha scelto come oggetti speciali (orsacchiotti, copertine eccetera) per gestire le proprie frustrazioni, è l'oggetto che aiuta nella transazione emotiva tra mondo interno ed esterno. È un'illusione ma anche qualcosa di reale, ed è per questo che il libro diviene il nostro strumento per andare oltre: dev'essere presente e reale, toccato e maneggiato. Si condivide la lettura ma ognuno ha il suo, intriso dei propri odori». Nella libroterapia, dunque, la necessaria tangibilità del libro argina la deriva elettronica e non dev'essere un caso che lo spunto sia partito in città da una delle librerie simbolo della difesa dell'economia territoriale (vedi la sinergia con il gruppo di acquisto solidale Gasb Arcobaleno). Un micromondo caratterizzato da forme di socialità e relazione corta agli antipodi dal colonialismo virtuale dei megastore elettronici del mercato globale. Per il biolibraio Masone il lettore deve sempre tener presente il suo ruolo di coautore dell'opera, chiamato a integrare qualsiasi contenuto testuale con il suo apporto cognitivo-esperienziale e con immagini mentali legate a trame cognitive personalissime: un ruolo che parte dall'immaginario e approda al consumo critico e consapevole. Il prossimo appuntamento con la libroterapia è in programma il 29 novembre, gli incontri successivi (8 in totale quelli previsti) si terranno ogni due martedì.

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Il Mattino