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Si lavora, ad Airola, per far fronte al disastro derivato dal maxi-rogo. Un annuncio del Comune rende noto, su facebook, che «il gruppo Sapa mette a disposizione il proprio personale specializzato per la rimozione, dai terreni, del materiale che si è depositato». Si chiarisce che «gli interessati potranno richiedere informazioni all'ente comunale». Inoltre per prevenire la contaminazione delle falde acquifere per effetto di possibili precipitazioni atmosferiche, «il gruppo Sapa ha posizionato un contenitore-cisterna per l'accumulo delle acque meteoriche evitando che finiscano nelle falde. Il contenuto della cisterna, quindi, sarà avviato, dall'azienda, a smaltimento speciale come da normativa vigente».
Intanto, l'Arpac informa che «il quarto ciclo di campionamento per la ricerca di diossine disperse in atmosfera è stato svolto dalle 17,40 del 18 ottobre per 24 ore, con strumentazione posizionata nel centro urbano di Airola. I risultati evidenziano si legge nella nota - valori di concentrazione di diossine e furani inferiori al limite di rilevabilità della metodica utilizzata». Ancora in corso il monitoraggio della qualità dell'aria svolto con il laboratorio mobile mentre prosegue il programma di campionamento: 10 prelievi di terreno superficiale (top soil) nelle aree interessate dall'incendio e in quelle di diffusione della nube di fumo. Nei prossimi giorni prelievi anche in territori di altri comuni.
Da parte sua, il sindaco Vincenzo Falzarano, ha indetto la conferenza dei capigruppo, oggi alle 18 per valutare l'opportunità di convocare un consiglio comunale aperto. Disponibilità a collaborare, intanto, arriva anche dalla Pro Loco di Airola. «Dopo il drammatico disastro della nube tossica scrive il presidente Franco Napoletano - abbiamo avvertito tutto il carico di responsabilità che la situazione richiede per affiancare e sostenere nella maniera più utile e costruttiva, l'amministrazione comunale, con suggerimenti e proposte, per raggiungere quegli obiettivi di salubrità ambientale e integrità dell'ecosistema, nell'interesse di tutti i cittadini».
Sulla gestione dell'emergenza, si fa sentire anche il comitato «Salute&Ambiente Airola e Valle Caudina». Gli aderenti chiedono di poter partecipare al Centro operativo comunale con figure professionali, «avendo istituito in seno alla propria associazione una commissione tecnica formata da professionisti del territorio che si sono dichiarati disponibili a collaborare per contribuire, con gli enti preposti, alla risoluzione della crisi ambientale in atto». In pratica una commissione «composta da chimici, biologi, medici, agronomi, geologi e veterinari». Formalizzato il direttivo del comitato: presidente Gabriella Fucci, vicepresidente e portavoce Domenico Forgione. Assegnate anche le cariche dei responsabili delle commissioni e quelle dei coordinatori. Anche la gente si organizza. «Una luce sul futuro» è la tematica posta come filo conduttore alla fiaccolata proposta per domani alle 19 da Pasquale Rungi. L'idea, lanciata sui social, è stata accolta da tanti cittadini e anche dal comitato che si è costituito recentemente. «L'obiettivo si legge nell'invito è quello di tenere un faro acceso per ricordare il disastro che il 13 ottobre ha colpito Airola affinché nasca un futuro migliore». Raduno e partenza in piazza San Giorgio. Poi il corteo attraverserà corso Caudino per giungere alla croce dei Padri Passionisti, nei pressi delle fabbriche, dove sarà deposta una corona di fiori. I partecipanti dovranno munirsi di una torcia elettrica o di un cellulare con torcia. Non sono previsti striscioni, cartelli o proteste.
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