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Sono solo 4 i candidati ammessi al concorso pubblico, per titoli ed esami, bandito dall'Azienda ospedaliera "San Pio" per la copertura a tempo indeterminato di due posti di dirigente medico di Medicina d'urgenza e Pronto soccorso. Si tratta di giovani professionisti tra i 31 e i 36 anni che, qualora dovessero superare il concorso, con molta probabilità, accetteranno di lavorare nei reparti dell'emergenza del "Rummo". Tuttavia, ancora una volta, le speranze sono state disattese perché le aspettative erano quelle di ottenere una graduatoria concorsuale più nutrita da cui poter attingere in caso di necessità.
Invece, così, si riuscirà a malapena a reintegrare i 4 medici che hanno rassegnato le dimissioni dai reparti dell'emergenza-urgenza. Di contro, per Medicina interna i candidati ammessi sono 71 su 75 partecipanti, a conferma del fatto che a essere poco attrattivi sono i reparti dell'emergenza-urgenza e non l'ospedale. «Attivare i concorsi dice la manager Maria Morgante è la via migliore da seguire per reclutare personale a tempo pieno e indeterminato ma non sempre c'è la partecipazione sperata da parte dei medici che non preferiscono prestare servizio in Pronto soccorso. Questo non vuol dire che vanno via dal "Rummo" o non aderiscono ai concorsi che bandiamo per colpa dell'ospedale ma perché il lavoro, in qualsiasi Pronto soccorso, è logorante, in quanto è fondato sulla rapidità d'azione, è stressante e più rischioso, sia per le responsabilità professionali e sia per le continue aggressioni a cui sono esposti medici e infermieri».
"Io x Benevento" interviene sull'esodo dei medici dell'emergenza dopo le sei dimissioni. «La direzione parla di rilancio ma i medici si dimettono. Alle autorità chiediamo è scritto in una nota - di far conoscere alla comunità sannita, che veicola risorse economiche attraverso il pagamento delle tasse per ricevere in cambio un'adeguata assistenza sanitaria da Stato e Regione, le motivazioni che hanno spinto questi medici a licenziarsi e se è vero che non si sentono tutelati.
Al "Rummo" si lavora anche sui progetti da realizzare da 29 milioni. Si tratta della realizzazione del nuovo Pronto soccorso per 3,3 milioni, per cui sono già stati acquisiti i pareri di Asl, Comune e vigili del fuoco, ed è in corso l'approvazione del progetto definitivo; della subintesiva di Medicina d'urgenza con 6 posti letto (2,5 milioni), che sarà pronta a ottobre; della subintensiva di Pneumologia, con 12 posti letto, i cui lavori cominceranno domani; del nuovo polo di emergenza, che comprende 6 sale operatorie, la ristrutturazione della dialisi, il completamento delle facciate e la sistemazione esterna, per 8,7 milioni, il cui progetto sarà presentato entro fine mese; della Medicina nucleare (7 milioni), per cui sono stati chiesti i pareri di Asl, Comune e vigili del fuoco al progetto; della realizzazione del secondo bunker con un altro acceleratore lineare per potenziare la Radioterapia (5,5 milioni), che attende l'ammissione a finanziamento dal Ministero per il progetto preliminare approvato in Regione. Intanto, si è costituito il nuovo Consiglio dei sanitari, presieduto dal direttore sanitario Giovanni Di Santo e composto dai dirigenti medici Vittorio Labruna, Giuseppe Lotrecchiano e Giuseppe Ricci e dagli infermieri Mario Ciarlo e Pierdavide Picca.
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Il Mattino