Sannio, agriturismi: segnali di ripresa ma pienoni disdetti dalla pioggia

Sannio, agriturismi: segnali di ripresa ma pienoni disdetti dalla pioggia
Titolari di ristoranti e agriturismi soddisfatti solo a metà del bilancio del primo weekend di riapertura. Il previsto tutto esaurito basato sulle prenotazioni, dopo aver...

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Titolari di ristoranti e agriturismi soddisfatti solo a metà del bilancio del primo weekend di riapertura. Il previsto tutto esaurito basato sulle prenotazioni, dopo aver perso due festività pasquali, quelle natalizie e del 25 aprile, infatti, è saltato, almeno sabato, a causa della pioggia che ha provocato numerose disdette. Tra i più penalizzati gli agriturismi, tra le mete più ambite per tanti turisti di fuori provincia. «Appena è scattata la zona gialla dice Antonietta Iannelli, titolare de I Gelsi delle Maitine di Pesco Sannita - abbiamo ricevuto diverse prenotazioni. I primi a chiamare sono stati i clienti abituali, pronti a trascorrere ore di libertà e serenità. Sabato, però, la struttura è stata quasi vuoti. Oltre al danno economico, siamo stati provati anche da un punto di vista emotivo. Oggi (ieri, ndr), invece, è andata un po' meglio». Emblematiche le dichiarazioni di Lino Santucci, proprietario dell'agriturismo «Le delizie dell'ortolano»: «Sabato ho lavorato con soli tre tavoli, ma a un certo punto, visto che la pioggia iniziava a incalzare e i clienti non avevano finito di pranzare, considerato che all'interno ho spazi infiniti mi sono preso la responsabilità, eccezionalmente, di spostarli dentro considerato che il locale è sanificato. Purtroppo il governo è costretto a emanare certi decreti anche a causa della gente che non sa gestirsi».

Scelta forte quella di Alessandro Frangiosa che con la famiglia gestisce l'omonima masseria: «Abbiamo deciso di rinviare la riapertura aspettando che il tempo migliori per poter ospitare all'aperto al meglio i clienti sebbene abbiamo ricevuto per lo scorso weekend decine e decine di telefonate per richiesta di prenotazione». «Abbiamo ricevuto tante chiamate e registrato il pienone sia sabato che oggi (ieri ndr) - dice Carmelina Imperiale, comproprietaria della Fattoria Imperiale - ma solo per gli spazi esterni dove possiamo servire non più di 42 persone. Ho dovuto mandare via tanta gente a malincuore pur avendo dei saloni al coperto enormi e inutilizzati». Così Carmine D'Angelis de «La Vecchia Torre»: «Il tempo non ci ha aiutato, sabato c'era la pioggia e oggi (ieri, ndr) il vento, ma rispetto allo zero dell'intera settimana ce la siamo cavata con l'arrivo di ospiti, che hanno anche pernottato, del napoletano e casertano. Il dato positivo è che iniziano ad arrivare prenotazioni per le prossime settimane». Nel Sannio gli agriturismi superano i 5mila coperti e sfiorano i mille posti letto con la presenza di ben 161 strutture che rappresentano il 22% della Campania, secondi solo alla più estesa provincia di Salerno.

Situazione quasi identica per i ristoranti del capoluogo anche se con situazioni diverse in base alla ricettività degli spazi aperti (giardini, verande, dehors). «La riapertura dello scorso weekend - dice Liliana Guadagno di Pepe Nero - era molto attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall'inizio della pandemia avevano tagliato i redditi con perdite di fatturato enorme e danni anche per i numerosi lavoratori del nostro settore che hanno avuto disagi non indifferenti. Per noi è andata benino, ma abbiamo potuto utilizzare solo una parte degli spazi a causa della pioggia e abbiamo dovuto rinunciare a diversi clienti. Inoltre a causa del limite fissato per il coprifuoco alle 22, la sera c'è un limitato numero di clienti. Bisogna quanto meno arrivare alle 23, così non possiamo lavorare anche perché non possiamo programmare camerieri e aiutanti adeguati». «Sabato sera - dice Paolo Moscovio - ho preferito stare chiuso e guardarmi la partita del Benevento in tv perché con la pioggia non ci sarebbe stato modo di lavorare. Situazione diversa oggi (ieri, ndr), siamo stati strapieni con tante persone provenienti dalle province limitrofe». Lorenzo Tufo de «I sapori di corte» ha puntato su un «menu particolare e scontato e sulle presenze nel centro storico che ha consentito una buona ripartenza anche se poteva andare meglio soprattutto sabato». Così Pasquale Ucci: «Abbiamo avuto il pienone sia sabato che oggi (ieri, ndr) domenica, a pranzo e a cena, in quanto la nostra veranda anche in caso di pioggia consente di ospitare clienti. Speriamo che sia il viatico per i prossimi giorni e che non ci richiudano più perché la gente ha voglia di tornare a vivere e godersi un po' di vita, mentre noi e i nostri dipendenti non possiamo più permetterci il lusso di restare fermi».

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Il Mattino