Sigilli alla villa dei veleni di San Giorgio del Sannio

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BENEVENTO - Sigilli alla villa dei veleni. Bloccati i lavori per il parco verde nel cuore del paese. A porre sotto sequestro probatorio l’area di verde pubblico di via...

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BENEVENTO - Sigilli alla villa dei veleni. Bloccati i lavori per il parco verde nel cuore del paese. A porre sotto sequestro probatorio l’area di verde pubblico di via Aldo Moro, circa 8mila metri quadrati destinati alla realizzazione della villa comunale dell’importante centro del Medio Calore, è stato il personale del Nipaff (Nucleo investigativo di polizia ambientale, agro alimentare dei Carbinieri Forestali) di Benevento, unitamente a quello della locale stazione Carabinieri Forestale. 

«È stata accertata la potenziale contaminazione dell’area, peraltro ubicata in piena zona residenziale, per la presenza di valori di concentrazione soglia di contaminazione (Csc) superiori a quelli stabiliti per il suolo e indicati dalla norma per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale». Chiara e inequivocabile la dichiarazione del procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro. «La misura cautelare reale - aggiunge - dunque, si è rilevata necessaria in funzione del prosieguo delle indagini, al fine di fornire adeguato riscontro materiale alle  risultanze investigative, nonché al fine di rendere possibile il conferimento dell’incarico al Ctu per stabilire se vi sia una compromissione o un deterioramento del suolo significativo e misurabile in relazione ai parametri di cui al comma 1 dell’articolo 452-bis del codice penale».
Dalle analisi chimiche effettuate dal personale Arpac di Benevento è risultato che i terreni utilizzati per la costruenda area pubblica sono «stati contaminati da diverse sostanze pericolose e nocive per la salute pubblica quali Dds (pesticidi organoclorurati) con valore superiore al doppio di  quello ammesso per le aree destinate a verde pubblico, Berillio con valore triplicato rispetto a quello consentito, Benzo(a)pirene con valore oltre che sestuplicato, Jndeno pirene con valore più che triplicato, nonché Benzo perilene, anch’esso con valore più che triplicato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino