Sassinoro, la denuncia: «Schiuma bianca e cattivi odori dall'impianto di compostaggio»

La battaglia del comitato civico

La schiuma bianca che si forma a Sassinoro
C'è l'appello del comitato civico «Rispetto e tutela del territorio» a tutti coloro che hanno competenze sulla salvaguardia della salute pubblica,...

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C'è l'appello del comitato civico «Rispetto e tutela del territorio» a tutti coloro che hanno competenze sulla salvaguardia della salute pubblica, dell'ambiente e del futuro del piccolo centro urbano di Sassinoro che si sta battendo per risolvere i disagi derivanti dall'entrata in funzione dell'impianto di compostaggio.


«Schiuma bianca e acqua nera - segnalano gli attivisti - che scorrono sulla strada di contrada Pianelle adiacente all'impianto di compostaggio, realizzato dalla New Vision, ormai in funzione da un anno, sono una costante nel nostro territorio dove non manca l'acqua che sobolle nei tombini a ogni goccia di pioggia e l'odore nauseabondo che raggiunge i paesi limitrofi di Morcone e di Sepino, in provincia di Campobasso. Non ci stancheremo mai di segnalare che tutto questo sta avvenendo sulla falda acquifera che alimenta l'invaso di Campolattaro per la cui potalizzazione sono stati stanziati 700 milioni di euro. A questo punto, appare sempre più evidente che non si tratta di una vicenda locale ma, come sempre abbiamo sostenuto nel corso degl anni, caratterizzati da durissime battaglie per impedire che si procedesse alla realizzazione dell'impianto nell'area Pip del nostro piccolo borgo, siamo di fronte a uno scempio che interessa intere comunità dell'Alto Tammaro, della provincia sannita e non solo, che quell'acqua la berranno e la useranno per irrigare i campi. Un caso analogo era stato registrato nel 2019 a Scafati, in provincia di Salerno, allorquando i cittadini si erano accorti che i cattivi odori provenienti da uno stabilimento di Contrada Cappella, erano causati dalla presenza di percolato a poca distanza dall'ingresso della struttura. Da noi la situazione, che ormai si sta trascinando da un anno, sta passando completamente sotto silenzio».


Insomma, per quanto riferisce il comitato, i colori delle acque reflue e i cattivi odori persistenti che arrivano dall'impianto, non sono stati oggetto della necessaria attenzione da parte delle autorità competenti, almeno fino a questo momento.
«Alcuni giorni fa - incalzano gli attivisti - ci è stato detto che quello che compare come sversamento sulla sede stradale di contrada Pianella, è dovuto, con molta probabilità, alla precipitazione di acque meteoriche, ovvero alla pioggia, di cui non ci siamo accorti in questi anni e neppure nei giorni in cui abbiamo girato i video e scattato le fotografie. Infatti, per farlo, abbiamo sempre scelto giornate soleggiate, caratterizzate da cielo limpido per cui, le immagini sono più che eloquenti perché rappresentano un documento inequivocabile dei luoghi in cui è arrivato lo sversamento delle sostanze schiumose, proprio a pochi metri dal fiume Tammaro. Siamo seriamente preoccupati per le zone in cui viviamo e in cui crescono i nostri figli in quanto, i luoghi ameni, ricchi di vegetazione, di piccoli corsi d'acqua e di aria salubre, che rappresentano l'unica ricchezza che possediamo, stanno assumendo sempre più le caratteristiche di una discarica a cielo aperto».


La costruzione dell'impianto di compostaggio, autorizzata dalla Regione Campania nel 2018, oggetto di proteste e di manifestazioni messe in campo dal comitato civico, avevano coinvolto l'arcivescovo metropolita Felice Accrocca, la Provincia, il Comune di Benevento e le istituzioni del Molise, che confina proprio con il piccolo centro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino