Scuole da rifare a Benevento, appaldi di gara per cinque milioni

Scuole da rifare a Benevento, appaldi di gara per cinque milioni
Appalti per cinque milioni di euro, gare per la realizzazione di una nuova scuola elementare e il rifacimento di una strada provinciale. La prima, bandita nel 2019 e...

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Appalti per cinque milioni di euro, gare per la realizzazione di una nuova scuola elementare e il rifacimento di una strada provinciale. La prima, bandita nel 2019 e dell'importo di 3 milioni e mezzo di euro, riguarda i lavori di demolizione e ricostruzione del plesso scolastico di via San Salvatore, l'altra, per un importo di 2 milioni e 180mila euro, per l'intervento di miglioramento della provinciale 58. È bufera nel Sannio per un'indagine della Procura di Benevento che ha portato la Guardia di finanza di Piedimonte Matese a notificare gli arresti al sindaco di Pago Veiano, Mauro De Ieso, rieletto al terzo mandato nel 2021, un imprenditore edile di Dugenta, Michele Formichella, e un tecnico beneventano di fiducia della fascia tricolore, Luigi Rito Pennucci. I tre sono ai domiciliari per le ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta e sono difesi dagli avvocati Vincenzo Regardi, Ettore Marcarelli, Roberto Prozzo e Gennaro Pecoraro. 

Le indagini erano nate alla Procura di Santa Maria Capua Vetere nel 2020, poi sono state trasmesse per competenza a Benevento e si sono servite di intercettazioni, servizi tradizionali di osservazione e acquisizione di documentali, che hanno consentito di acquisire gravi indizi in ordine all'intercessione del sindaco con i componenti delle commissioni di gara, allo stato non individuati, al fine di consentire l'aggiudicazione a società riconducibili allo stesso imprenditore dei più importanti lavori pubblici da svolgersi nel territorio comunale, con l'ausilio del tecnico di fiducia per la predisposizione della documentazione amministrativa. In particolare, l'attività di agevolazione dell'imprenditore iniziava con la individuazione dei lavori da aggiudicare prima ancora della formale pubblicazione del bando di gara, proseguendo con la turbativa della gara e il continuo confrontarsi tra loro anche per i dettagli più trascurabili, al fine di eliminare i concorrenti. 

L'accordo criminoso contemplava la corresponsione al sindaco e al tecnico di fiducia di un corrispettivo, circa 90mila euro, per favorire l'imprenditore nell'aggiudicazione di gare, nonostante le società allo stesso riconducibili fossero prive dei necessari requisiti professionali, con la corresponsione anche a commissari di gara, non ancora identificati, di una somma compresa tra 4000 e 5000 euro ciascuno. L'accordo proseguiva nella fase successiva, quella della impugnativa da parte del concorrente davanti al Tar, così monitorandone lo sviluppo.

Per i lavori alla scuola elementare, ad esempio, la direzione dei lavori veniva affidata proprio al tecnico di fiducia del sindaco, così come preventivato dagli indagati prima ancora della pubblicazione del bando di gara, incidendo l'accordo corruttivo anche sul regolare svolgimento della relativa gara. Secondo il pm Licia Fabrizi e il gip Pietro Vinetti, che ne ha accolto le conclusioni, De Ieso avrebbe accettato la promessa da parte di Formichella, di ricevere denaro prima dell'espletamento della procedura, per una somma non inferiore a 90mila euro, somma così quantificata solo in un momento successivo all'aggiudicazione delle gare, quale compenso per i due appalti. Lo avrebbe fatto «al fine di esercitare, direttamente o indirettamente, tramite l'ausilio del proprio tecnico di fiducia, Pennucci, la propria influenza - si spiega nell'ordinanza - su almeno un membro, allo stato non identificato, della commissione giudicatrice e favorire l'aggiudicazione della gara per la scuola in favore dell'Ati Costruzioni Telesine - Union Consorzio Stabile scarl, riconducibile a Formichella e al Raggruppamento temporaneo d'impresa composto dalla società Formichella srl, impresa capogruppo, e da un'altra ditta». 

Attenzione puntata, poi, sulla promessa a Pennucci dell'aggiudicazione della gara relativa ai lavori della scuola, avvenuta nel 2020. In una nota del procuratore di Benevento, Aldo Policastro si legge che «il tenore perentorio delle espressioni utilizzate consente di ravvisare un vero e proprio modus operandi da parte del sindaco, determinato nel pretendere il pagamento della propria tangente nell'ambito di ogni gara di appalto, quale compenso per il coordinamento tra il suo tecnico di fiducia e le commissioni di gara, sulle quali esercitano la loro influenza. Tali circostanze evidenziano non solo la gravità dei fatti, ma anche una certa abitualità tipica di chi è dedito a gestire le gare e a orientarle a proprio piacimento, preordinandone l'aggiudicazione anche prima della pubblicazione, come di fatto è avvenuto per la gara relativa ai lavori della scuola». Previsti questa mattina gli interrogatorio dei tre, con il sindaco De Ieso (membro del direttivo regionale dell'Anci e dirigente di Noi Campani - Noi di Centro) che è stato sospeso dalla carica elettiva dal prefetto.

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Il Mattino