Servizio 118, Lega: ambulanze senza medici, Fortore penalizzato

L'attacco del coordinatore provinciale, Luigi Bocchino, insieme ai referenti del partito Giambattista Martini e Pasquale Colatruglio

ambulanza
"Una scelta scellerata dell’Asl Benevento riporta la sanità, ammesso che ci sia stata per il passato una politica sanitaria adeguata, all’anno zero nel...

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"Una scelta scellerata dell’Asl Benevento riporta la sanità, ammesso che ci sia stata per il passato una politica sanitaria adeguata, all’anno zero nel Fortore. L’ambulanza del 118 senza medico a bordo con decisioni di percorso demandate al personale infermieristico costituisce l’ultima stortura del servizio sanitario: è facile immaginare cosa possa accadere allorquando sono richiesti interventi urgenti e tempestivi per patologie che necessitano di un intervento medico immediato". Così in una nota Luigi Bocchino, coordinatore della Lega sannita e i referenti del partito per la valle del Fortore, Giambattista Martini e Pasquale Colatruglio.

"D’altro canto - continuano - al di là della propaganda dei valvassini di De Luca, avevamo visto bene quando abbiamo denunciato che non serviva e non serve un ospedale (si fa per dire) di comunità privo di funzioni emergenziali e di pronto intervento, senza personale ed attrezzature. L’emarginazione del Fortore continua, unitamente a quella del Sannio intero: la sanità è allo sbando completo, carente di servizi e strutture ridotte oramai al lumicino anche a livello lavorativo. Basti pensare che in una provincia dove il tasso di disoccupazione è alle stelle invece di fare i concorsi e consentire ai giovani sanniti di parteciparvi si attinge alle riserve delle graduatorie del napoletano e dell’avellinese occupando centinaia di persone".

"E’ inutile ripetersi - aggiungono - che l’emarginazione sanitaria fa il paio con il declino irreversibile dell’ospedale San Pio di Benevento, e con la chiusura sostanziale di quello di Sant’Agata dei Goti. Il futuro della sanità regionale ruota solo intorno al costruendo policlinico di Salerno: una struttura di livello europeo, con un investimento di oltre 400 milioni di euro, con strutture e  tecnologie all’avanguardia su 220 mila metri quadrati e ben 732 posti letto. A San Bartolomeo in Galdo nemmeno il medico nell’ambulanza".

"La sanità  - concludono Bocchino, Giambattista e Coltruglio - deve tornare ad essere al servizio della comunità, in particolare di zone disagiate come il Fortore, e non della politica in occasione delle campagne elettorali. La sanità nel Sannio è oramai una malata terminale: quel poco che rimane sopravvive, grazie all’abnegazione di medici e del personale sanitario. L’ incapacità gestionale  è nei fatti tra ritardi biblici nelle visite specialistiche, pazienti  sistemati sulle barelle, stop ai ricoveri negli ospedali, tetti di spesa per le prestazioni sanitarie subito esauriti. La Lega a fianco del popolo sannita non farà sconti a nessuno e, già dalle prossime provinciali, rivendicherà con forza la strada dell’autonomia contro l’attuale sistema di potere, politico ed istituzionale".

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Il Mattino