Spedizione punitiva tra detenuti e stroncato ingresso di droga nel carcere minorile

Fermati i familiari di un ragazzo che cercavano di introdurre dell'hashish in carcere

Il carcere minorile di Airola
Momenti di alta tensione nella struttura minorile dell'istituto penitenziario di Airola dove sabato si sono registrati gli ennesimi gravi fatti tra le sbarre. Un detenuto...

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Momenti di alta tensione nella struttura minorile dell'istituto penitenziario di Airola dove sabato si sono registrati gli ennesimi gravi fatti tra le sbarre. Un detenuto tunisino, già noto alla cronaca per essere stato protagonista di gravi disordini nel carcere minorile di Roma, dopo il suo arrivo nella struttura di Airola ha cercato di imporsi con violenza sugli altri detenuti per prendere in mano l'istituto.

Durante l'ora d'aria, però, sei detenuti hanno organizzato una vera e propria spedizione punitiva nei suoi confronti, ferendo il ragazzo che ha avuto la peggio. Inoltre, sempre nella stessa giornata, i familiari di un detenuto napoletano durante il colloquio con il congiunto hanno tentato di introdurre dell'hashish, abilmente occultato tra alcune polpette, all'interno del carcere.

«L'attenzione e l'acume investigativo degli operatori della Polizia penitenziaria hanno fatto si di scoprire l'illecito mentre i familiari del detenuto sono stati immediatamente fermati» spiega Sabatino De Rosa, vice coordinatore regionale per la Campania del Sappe. 

«Portiamo avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti» sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sappe. 

 

 

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Il Mattino