Telese, taglio della pineta e danni alla macchia: scambio di accuse

La presidente di Legambiente: «A Telese è a rischio tutto il bosco di latifoglie di Monte Pugliano»

L'area oggetto del taglio degli alberi
«A Telese è a rischio tutto il bosco di latifoglie di Monte Pugliano». L’allarme è stato lanciato ieri dalla presidente di Legambiente Valle...

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«A Telese è a rischio tutto il bosco di latifoglie di Monte Pugliano». L’allarme è stato lanciato ieri dalla presidente di Legambiente Valle Telesina, Grazia Fasano, con riferimento ai lavori di taglio attualmente in corso nella pineta che sovrasta la cittadina termale. «Nonostante i confronti avuti con il Comune e le autorità interessate – ha spiegato la Di Mezza – nell’area è continuata l’eliminazione sistematica delle piante arboree ed arbustive sottostanti le conifere con enorme degrado del versante. Abbiamo quindi deciso di formalizzare la richiesta all’amministrazione comunale di controllare i lavori in atto e garantirne la corretta esecuzione.

Chiediamo che non si arrechino ulteriori danni alla macchia mediterranea, che non si danneggino i muretti a secco, i terrazzamenti presenti sulla collina e nella dolina, i resti della struttura antica in pietra presente sul fondo della dolina evitando di far rotolare i grossi massi posti in bilico sulle pareti della formazione carsica, che non si prelevi il legname degli alberi di latifoglie già improvvidamente tagliati. È necessario che il sindaco, il consigliere delegato e il direttore dei lavori impediscano la prosecuzione della “prassi” seguita dalla ditta di taglio che porterà all’eliminazione del bosco spontaneo di macchia mediterranea e si impegnino a far rispettare l’autorizzazione della Regione. Alle parole è opportuno far seguire i fatti se vogliamo salvaguardare l’integrità di Monte Pugliano.

Troppi telefoni in questi giorni squillano senza risposta “troppi mi dispiace non posso” ma noi non ci fermeremo qui». Parole dure quelle degli ambientalisti, alla base anche di una interrogazione presentata, sempre ieri, dall’opposizione di «Telese città». «Siamo consapevoli della necessità di eseguire i lavori così come disposti dalle autorizzazioni ottenute – ha dichiarato il capogruppo Nicola Di Santo – ma il taglio indiscriminato della vegetazione, come a prima vista sembrerebbe, produrrà danni irreparabili che non si possono giustificare».

Di tutt’altro tenore la posizione dell’esecutivo. «Non abbiamo mai avuto dubbi sulla necessità di intervenire su Monte Pugliano – ha replicato il sindaco Giovanni Caporaso -. L’obiettivo è rendere sicuri quei luoghi, consentirne il corretto sviluppo vegetativo operando nel pieno rispetto delle normative e con i pareri di tecnici ed esperti di Provincia, Regione e Soprintendenza. Siamo per la politica del fare, non del “non fare” e non ci fermeremo davanti a chi vuole ostacolare questo percorso, peraltro con metodi discutibili, minacce velate e toni che nulla hanno a che fare con una comunità che si confronta e discute.

Il nostro modus operandi è rispettoso delle regole e supportato, sempre, dal parere di esperti e da tutte le necessarie autorizzazioni degli organi sovracomunali. Ascoltiamo e rispettiamo il contributo di tutti, tranne di chi vuole solo ostacolare, renderci il cammino tortuoso al solo scopo di creare problemi. A questi diciamo: state tranquilli, andiamo avanti come un treno». «Sto seguendo personalmente i lavori – ha poi aggiunto il consigliere delegato al verde Tommaso Mortaruolo - affinché il progetto venga portato avanti con la massima attenzione e precisione. Ci siamo preoccupati di considerare ogni minimo dettaglio, ad esempio, utilizzando i muli per non far danni alla vegetazione, al punto che i funzionari della Regione hanno definito questo intervento come epocale. Agiamo con il massimo rispetto delle regole e della natura e andremo avanti convinti della bontà dell’intervento».

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Il Mattino