Tony Colombo ci riprova a Benevento: ​«Concerto abusivo», arriva lo stop

Tony Colombo ci riprova a Benevento: «Concerto abusivo», arriva lo stop
«Sì cchiù forte e me». Chissà che Tony Colombo non ripensi al titolo di una sua recente hit dopo lo stop ingiunto d'imperio ieri da Questura e...

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«Sì cchiù forte e me». Chissà che Tony Colombo non ripensi al titolo di una sua recente hit dopo lo stop ingiunto d'imperio ieri da Questura e Comune alla sua venuta a Benevento. Il cantante neomelodico, ormai celeberrimo per le vicende che lo hanno visto protagonista delle cronache nei mesi scorsi, avrebbe dovuto esibirsi lunedì sera dalle 18 al rione Libertà ospite di un bar di via Napoli. Un evento annunciato dall'attività commerciale con adeguato lancio promozionale attraverso locandine, social e altro materiale pubblicitario.


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Appuntamento capace di richiamare centinaia e centinaia di presenze tra appassionati del pittoresco genere musicale, amanti del gossip e semplici curiosi. Com'è noto Colombo approdò alla ribalta mediatica nazionale nello scorso marzo in occasione delle «nozze trash» con Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino ucciso a Terracina nel 2012. Una cerimonia nuziale fuori da ogni protocollo, andata incredibilmente in scena tra Secondigliano e la centralissima piazza Plebiscito di Napoli con tanto di cavalli bianchi e concerto a favore di telecamere. Roboanti le polemiche che ne scaturirono in conseguenza del mancato intervento «live» della polizia municipale napoletana. Da allora i riflettori di tutta Italia si sono accesi esponenzialmente su Antonino Colombo da Palermo, in arte Tony, in primis quelli degli enti locali e delle autorità di pubblica sicurezza coinvolti sulla scia del passaggio del cantante. Scia, beffarda assonanza con la Segnalazione certificata di inizio attività che nelle intenzioni degli organizzatori avrebbe dovuto dare il via libera allo show. I promotori l'avevano depositata allo Sportello unico attività produttive del Comune fin dal 27 novembre e gli uffici di via Traiano non avevano opposto rilievi comunicando la presa d'atto in data 6 dicembre.
 
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Ma a stoppare microfoni, amplificatori ed entusiasmi ci hanno pensato ieri le forze dell'ordine: «Si diffida a effettuare l'evento musicale in programma nello spazio di pertinenza del Bar Fragnito al civico 149 di via Napoli - recita la disposizione partita direttamente dai vertici della Questura - poiché il suddetto evento, ampiamente pubblicizzato con manifesti, locandine e tramite i social media, risulta potenzialmente idoneo ad attrarre la presenza di un indeterminato numero di persone, che si prevede sicuramente di gran lunga superiore a quello previsto nel progetto di sicurezza all'uopo presentato».
 
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Fatale agli organizzatori e ai fan il limite delle 200 presenze oltre il quale è necessaria la richiesta di una licenza, come precisato dal dirigente del settore Urbanistica Antonio Iadicicco nella comunicazione di inefficacia della precedente Scia: «Considerato che la nuova tipologia dell'evento così come individuata dalla Questura prevede di presentare e ottenere la prescritta licenza in tempo utile, in relazione all'approssimarsi dell'evento e in mancanza della licenza, si dispone l'inefficacia della Scia presentata il 27 novembre». Fine della musica dunque e nuovo colpo al cartellone stilato dall'attività commerciale che in precedenza aveva dovuto già annullare la presenza dell'altro neomelodico Alessio in programma per il 25 dicembre.
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Il Mattino