Turismo oltre la fede, Pietrelcina punta sul suo Antiquarium

iL piccolo museo archeologico da completare, collocato negli antichi sotterranei di palazzo BozziDe Tommasi

Gli interni del complesso
Uno dei luoghi meno frequentati dai turisti che raggiungono Pietrelcina è l'Antiquarium, un piccolo museo archeologico da completare, collocato negli antichi...

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Uno dei luoghi meno frequentati dai turisti che raggiungono Pietrelcina è l'Antiquarium, un piccolo museo archeologico da completare, collocato negli antichi sotterranei di palazzo BozziDe Tommasi. Negli ultimi tempi si sta pensando di valorizzare la struttura che ospita i tanti reperti storici trovati nel territorio di Pietrelcina. Grazie al certosino lavoro della locale associazione Archeclub, diretta dall'architetto Paolo Tresca, i soci sono riusciti a catalogare buona parte degli oggetti, i quali, oltre ad avere un intrinseco valore artistico, sono fonte di documentazione e ricerca storica. La piccola ma interessante collezione museale è già aperta alla comunità e ai turisti, previa prenotazione. Grazie alla particolare collocazione del palazzo, sito in una zona che permette ai visitatori di osservare l'enorme pietra dove sorge il centro medievale, lo spazio potrebbe divenire un luogo privilegiato dove i cittadino possono incontrarsi per rilassarsi ed, entrando nella vicina biblioteca, fare un salto nel passato, riscoprendo tradizioni e cultura di una Pietrelcina oramai dimenticata. In proposito il consigliere comunale Giovanni Russo fa sapere che per qualche tempo l'Antiquarium sarà aperto alle visite delle scuole. Si comincerà già domani 25 con la visita degli studenti dell'istituto comprensivo San Pio da Pietrelcina.

I ragazzi accompagnati dai docenti e supportati da esperti, potranno visitare l'Antiquarium e poi, dopo le spiegazioni che riguarderanno per lo più i reperti conservati nel palazzo, potranno rivolgere domande agli accompagnatori. Nelle teche del futuro museo si conservano, vigilati da un moderno sistema di allarme, reperti di epoca romana repubblicana e imperiale, oltre che diverse ceramiche altomedievali provenienti dai siti vicini alla località Palatella e da vecchie costruzioni religiose, una volta presenti al di sotto della rocca di Pietrelcina, in direzione del fiume Tammaro.


«Non bisogna dimenticare sottolinea il presidente dell'Archeoclub Tresca che, sempre nell'Antiquarium, si possono osservare epigrafi (con traduzione a latere) e pietre tombali». Altri oggetti presenti sono punte di giavellotto e vasellame da cucina di un certo pregio. La parte superiore dello stabile è utilizzata anche per convegni, mostre ed esposizioni artistiche. Sempre nella struttura, ubicata nel settecentesco quartiere denominato della Riella, accanto alle antichità romane sono stati sistemati una lunga serie di oggetti ed attrezzi, legati alla tradizione contadina e rurale del territorio pietrelcinese. Nelle stanze del primo piano è in via di completamento la sistemazione dell'archivio storico di Palazzo Bozzi, il quale sarà dedicata a don Nicola De Tommasi. Accanto all'archivio vi è una biblioteca riservata alla storia locale. In questo spazio fino a poco tempo addietro era custodito il vecchio portone della chiesa arcipretale della parrocchia. Il portone, divenuto una reliquia di notevole importanza, poiché per moltissime volte era stata toccata da Padre Pio quando era nel suo borgo, è stata spostata dai frati Cappuccini in un luogo più sicuro e dove si potesse meglio restaurare.


Nei prossimi giorni l'Antiquarium resterà aperto al pubblico, in quanto sono previste alcune manifestazioni. Si inizia domani con un convegnodibattito dedicato alle donne, ad organizzare l'evento, a cui per la prima volta parteciperà la Consulta delle donne, è stata Filomena Masone, assessore comunale, con delega alle pari opportunità ed al rispetto dei diritti sociali. Nei giorni seguenti i soci dell'Archeoclub sistemeranno i giardini, posti accanto all'ingresso laterale dell'edificio, e sarà possibile passeggiare o leggere in tutto lo spazio attiguo al la biblioteca. Nelle intenzioni degli amministratori comunali vi è quella di trasformare questa parte, posta a lato del museo, in un piccolo teatro all'aperto dove, soprattutto nei mesi estivi, sarà possibile organizzare piccole rassegne teatrali, reading poetici, concerti e altri eventi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino