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«Destinerò i fondi del Pon Metro alla rinascita di Villa dei Papi». Clemente Mastella annuncia la decisione assunta in merito all'impiego del consistente budget messo a disposizione dall'agenda 2021-2027 del Programma operativo nazionale finanziato con risorse comunitarie. Un riparto dedicato questa volta espressamente alle città medie del Sud (39 nel complesso), che staccherà per la città un assegno da circa 10 milioni. Risorse da destinare, secondo le linee guida della misura, a «progetti di innovazione sociale finalizzati alla rigenerazione di aree fragili, caratterizzate da disagio socio-economico e abitativo».
Lo scorso 22 aprile l'esecutivo municipale ha approvato, su proposta del delegato Francesco De Pierro, l'atto d'indirizzo per la stipula del protocollo d'intesa con l'Agenzia per la coesione territoriale, che sarà siglato prossimamente dal primo cittadino. E tra le possibili direttrici d'azione, ve ne sono alcune che sembrano sposarsi perfettamente con il progetto di rilancio dello storico edificio di Pacevecchia, da tempo in disuso: azioni integrate di rigenerazione urbana green, innovazione sociale, accesso all'occupazione, interventi di natura ambientale e di economia circolare, promozione sviluppo sociale anche attraverso la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza.
«Utilizzerò le risorse intercettate con il Pon Metro per Villa dei Papi - anticipa Mastella - perché è necessario portare a compimento l'azione di rinascita del pregevole bene patrimoniale che condividiamo con la Provincia. Azione che abbiamo avviato due anni fa restituendo i giardini alla città, dopo un lunghissimo periodo di colpevole abbandono da parte di altre gestioni.
Intervento che verrà portato avanti d'intesa con la Provincia, condomino della villa neogotica settecentesca. Ma la partnership con la Rocca è destinata ad ampliarsi. Mastella riceverà martedì a Palazzo Mosti il presidente Nino Lombardi, i dirigenti provinciali di settore e i referenti di Sannio Europa per avviare una strategia comune in materia di valorizzazione dei siti culturali e del patrimonio monumentale dei due enti. «Scontiamo la frammentazione delle competenze causata dalla riforma interrotta delle Province - commenta Lombardi -. Ciò malgrado, intendiamo individuare con il Comune capoluogo possibili forme di collaborazione finalizzate ad armonizzare la vasta offerta già oggi presente in città e in provincia. Nei prossimi giorni chiederò formalmente alla Regione di autorizzarci a inserire nella nostra rete museale, almeno in termini di promozione e fruibilità, anche i siti che oggi non ne fanno parte. Penso in particolare al Museo archeologico di Montesarchio, ma non solo. Con il Comune capoluogo stiamo già collaborando per avere in città, all'ingresso della stazione centrale, una nuova opera del maestro Paladino, che regali al Sannio un segno visibile delle leggendarie streghe».
A testimoniare la fase di fermento culturale arriva una ulteriore novità rilevante. Nelle scorse ore il sindaco Mastella ha avuto un colloquio telefonico con la presidente del Museo egizio di Torino Evelina Christillin per avviare forme di collaborazione con Benevento. Il capoluogo sannita può vantare il più elevato numero di reperti rinvenuti in loco (fuori dall'Egitto), in virtù del culto isiaco che ha lasciato tracce visibili in città ma che non sembra pienamente valorizzato al momento attraverso la sezione realizzata in Arcos. Evidenti le potenzialità di una partnership con il più importante sito museale nazionale dedicato alla civiltà dei faraoni: «Ho avuto un primo contatto telefonico con l'amico sindaco Mastella - conferma la presidente Christillin -. Saremmo felici di poter intraprendere delle collaborazioni scientifiche con Benevento, da esplorare e valutare tra i rispettivi direttori. Il Museo Egizio è da sempre aperto a ogni condivisione progettuale, a livello nazionale e internazionale, convinti come siamo che la cultura sia un patrimonio collettivo».
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Il Mattino