Il mare, specialmente per una città turistica, è un'enorme ricchezza. Ma molti napoletani non lo sanno, o se ne fregano della salute propria e dei propri ospiti...
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C'erano, tra l'altro, quintali e quintali di pneumatici, un cassonetto della spazzatura, uno sccoter, due motori, una pensilina di plastica, diverse batterie esauste. Una vergogna. E un danno, anche economico enorme: come si può chiedere a chi arriva nella nostra città di restare a Napoli e di tuffarsi nel nostro mare, se noi stessi mostriamo un enorme sprezzo per le nostre risorse?
E del resto la classifica delle bandiere blu consegnate dala Foundation for Environmental Education (Fee) assegna solo due riconoscimenti nella provincia di Napoli: uno ad Anacapri, con le spiagge di Faro-Punta Carena e Gradola-Grotta Azzurra; un altro a Massa Lubrense dove, come accade ormai da dieci anni, la Bandiera blu sventolerà sulla Baia delle Sirene, Marina del Cantone, Marina di Puolo e Recommone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino