Quando l'ospedale è a misura di donna

Quando l'ospedale è a misura di donna
Dall’8 gennaio si potranno selezionare online gli ospedali con i bollini rosa 2018-2019 per scegliere le cure migliori. Non saranno tutte, ma ne vale la pena. Le schede di...

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Dall’8 gennaio si potranno selezionare online gli ospedali con i bollini rosa 2018-2019 per scegliere le cure migliori. Non saranno tutte, ma ne vale la pena. Le schede di 306 strutture, di cui 22 campane, raccolte da Onda, l’osservatorio nazionale sulla salute della donna, sono validate dall’Istituto superiore di sanità e il Mattino le ha consultate in anteprima.


La lettura dei dati consente di scoprire proposte originali e consolidate. Ad esempio. Il Pascale, con tre bollini su tre, come si sa, provvede a diagnosi e trattamento dei tumori. La novità è l’ambulatorio di oncofertilità, appena attivato e dedicato alle diagnosi in gravidanza. «Due casi ogni mille in Italia e ogni anno la malattia colpisce 5000 under 40 (e 3000 uomini). Molte pazienti potrebbero ancora avere figli, poche sono informate», dice il primario Stefano Greggi. New entry, l’ospedale di Marcianise, con tre bollini, in particolare per la medicina della riproduzione e lo sportello anti-violenza. In più, c’è la teleradiologia. Il Policlinico Federico II ha tre bollini e un lungo elenco di servizi, tra cui il trattamento del piede diabetico, la terapia molecolare per le malattie endocrine, il servizio contro infertilità di coppia. C’è attenzione alle malattie rare, operativi i centri di riferimento per sclerosi multipla, malattie neuromuscolari, epilessia, cefalee, Parkinson e tutte le altre. Riferimento regionale anche per le malattie infettive e Aids nell’ambito della ginecologia e ostetricia, per i tumori rari e fibrosi cistica.

Al Cardarelli, due bollini rosa, è segnalato (e non solo) l’ambulatorio «microinfusori» nell’ambito della diabetologia. L’ospedale è riferimento per la sclerosi multipla; il Policlinico Vanvitelli lo è per i disturbi del comportamento alimentare, per la depressione pre e post partum e, tra gli altri servizi, ha un ambulatorio per la sclerosi sistemica e per il lupus. A Salerno il Ruggi provvede alla gestione integrata delle gravidanze a rischio per donne diabetiche. Il centro è anche riferimento regionale per le basse stature, per le malattie endocrine rare, il registro nazionale per la sindrome Takotzubo, provvede al trattamento a domicilio dei pazienti affetti da malattie reumatiche e allo screening metabolico allargato e a quello sul rischio audiologico. Alla clinica Mediterranea è segnalata la «stanza familiare» per il parto in acqua, la medicina della riproduzione e la senologia chirurgica. Villa Betania ha tanti servizi in rosa, tra cui l’ambulatorio per le gravidanze a termine e programmi di medicina solidale, l’ospedale di Sapri ha un servizio domiciliare per mamma e neonato. In elenco anche il Fatebenefratelli di Benevento e Napoli, l’ospedale di Sapri, l’Istituto clinico Mediterraneo di Agropoli e Villa Cinzia a Napoli. La clinica Malzoni di Avellino ha una équipe dedicata all’endometriosi. Al Moscati è in corso la riorganizzazione dei servizi femminili e c’è programma per aiutare nella riproduzione coppie «sierodiscordanti per Hiv-Hcv».


Un bollino rosa anche per Pineta Grande, due per l’ospedale di Piedimonte, Villa Fiorita a Capua, le case di cura San Michele di Maddaloni, Ge.P.O.S. di Telese e Trusso di Ottaviano, l’Hippocratica-Villa del Sole. «Sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere, ma c’è ancora molto da fare», conclude soddisfatta la presidente di Onda, Francesca Merzagora. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino