La campanella del rientro in aula fa sentire il suo suono, sempre più vicino. Tra oggi e domani si consumerà l’ultimo vero weekend della politica napoletana. E...
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Il cambio di passo, pure questo annunciato da DeMa nella notte della vittoria, è un auspicio notevole per tutte le scadenze che Napoli ha di fronte. E dal rigore dell’ex-pm nei confronti dei suoi stessi uomini può trarre beneficio persino l’opposizione che in passato è stata, a voler essere gentili, evanescente, non pervenuta. In Consiglio tra i banchi della minoranza siedono, non sappiamo per quanto tempo ancora ma ci si augura per molto, due parlamentari: Valeria Valente, candidata del centrosinistra, battuta al primo turno, e Mara Carfagna, capolista di Forza Italia. In questi primi mesi di rodaggio hanno dimostrato di stare sul pezzo. Va capito, appunto, se dura. Una dialettica forte, stringente, anche puntuta quando serve, fa bene a tutto il Consiglio di via Verdi che nei cinque anni passati si è dimostrato notevolmente squinternato, limitandosi, nel migliore dei casi, a ratificare, troppe volte a fatica, specialmente nell’ultima fase, le decisione prese a Palazzo San Giacomo.
A Napoli serve una giunta che quotidianamente si scorci le maniche, ma pure un’opposizione che vigili sul rischio di eventuali sbandate. Il passato, da entrambi gli schieramenti, fornisce esempi che non andrebbero ripetuti. Prima ancora del suono della campanella della ripartenza si sappia che il tempo delle chiacchiere è scaduto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino