Covid, mascherina e altre protezioni come evitare la pandemia bis

Covid, mascherina e altre protezioni come evitare la pandemia bis
Finisce lo stato di emergenza, il 31 marzo. «Ma il virus resta in circolazione», avvisa Alessandro Perrella, infettivologo del Cardarelli, componente della task-force...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Finisce lo stato di emergenza, il 31 marzo. «Ma il virus resta in circolazione», avvisa Alessandro Perrella, infettivologo del Cardarelli, componente della task-force sul Covid istituita dalla Regione. È il professionista che ha messo a punto l'algoritmo usato per monitorare l'andamento della pandemia in Campania. E, numeri alla mano, invita alla prudenza: al di là di regole e decreti, suggerisce quattro mosse con l'obiettivo di evitare l'infezione in forma grave anche nei prossimi mesi. «Perché non bastano le temperature elevate per evitare d'ammalarsi, come dimostra la seconda ondata che iniziò ad agosto, la scorsa estate», ricorda.


La prima strategia consiste nel continuare a indossare le mascherine «nei luoghi chiusi e anche all'aperto, se non si può mantenere la distanza di sicurezza». Perrella spiega: «La barriera, anche la più sottile formata da due o tre veli, riduce decisamente le probabilità di trasmissione del virus». Fanno il resto i gel idroalcolici, «se si toccano superfici in luoghi affollati». Per l'esperto, il ritorno alla normalità deve essere graduale. «Un conto è riprendere a uscire, un altro è organizzare feste tutte le sere in modo da recuperare il tempo perduto. È chiaro che più gente si frequenta e più aumenta la probabilità di sviluppare la malattia», ragiona. 

E la vaccinazione? «Serve sempre, perché diminuisce le possibilità di contagio e di sviluppare malattia in forma sintomatica. La novità è che ulteriori farmaci come Novavax sono disponibili». E poi, ci sono le cure più efficaci rispetto a inizio pandemia: per i pazienti fragili, gli anticorpi monoclonali; per gli altri, le terapie antivirali. «Da somministrare a distanza di pochi giorni dal risultato positivo del tampone», spiega Perrella, che in questa circostanza raccomanda di contattare immediatamente il proprio medico di famiglia.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino