Arrivano all'alba di Rio, sul cellulare, le foto degli striscioni affissi stanotte contro De Laurentiis nel centro storico di Napoli, da piazza Mazzini a via...
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Scritte di minacce, avvertimenti espliciti firmati «Quartieri Spagnoli».
Due riflessioni.
1) E' auspicabile che la Digos apra un'indagine perché queste minacce sono gravissime. Non è auspicabile che la violenza di queste scritte finisca nel dimenticatoio perché sta per cominciare una stagione calcistica e il San Paolo non deve diventare una polveriera. Si cerchi anche di capire chi c'è dietro quelle scritte: tifosi ai limiti della legalità o burattinai della malavita? Chi ha la memoria lunga, non ha dimenticato quando la camorra mise sotto pressione Ferlaino.
2) E' il modo peggiore, peraltro inutile, di manifestare dissenso nei confronti di De Laurentiis. Se non se ne condividono i comportamenti (e il partito anti-Adl è sempre più ampio in città), non c'è che una sola cosa da fare: voltargli le spalle. Lo stadio vuoto sarebbe umiliante anzitutto per Sarri e la squadra, ma indurrebbe il presidente forse a una riflessione: non potrà sempre decidere all'ultimo minuto di aprire gratuitamente le porte del San Paolo per una partita per riempire gli spalti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino