La storiella viene da un piccolo paese in provincia di Avellino dove, secondo quando riferito dagl iinquirenti e ripreso di siti locali, un signore di 55 anni si è...
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L'ingenuo oste/pizzaiolo cede e versa 150 euro in contanti, poi ci ripensa e sporge denuncia.
Segno dei tempi: prima erano i finti operai enel, falsi assicuratori o poliziotti travestiti a truffare il prossimo. Ma oggi la moda del food è dilagata a tal punto da diventare una miniera d'oro per tanti che vivono di espedienti.
in fondo non c'è neanche più bisogno di una macchina fotografica: basta un buon cellulare e qualche battuta sul piatto. Pizzaioli e ristoratori poco sicuri di se ospitano giornalisti e presunti tali, spendono soldi per consulenze in cambio di foto su Facebook e articoli su blog improbabili.
Altri invece li prendono in cambio di una scalata su TripAdvisor
Ma, come dire, finché siamo nel libero mercato, a patto che tutto sia dichiarato al fisco. In fondo i dritti esistono perché ci sono i tonti o i poco informati.
Ma è la prima volta che un truffatore si finge giornalista gastronomico per sbarcare il lunario, ed è un segno dei tempi.
A ben pensarci, sono talmente in tanti a girare ormai senza neanche un tesserino dell'Ordine promettendo like e file davanti alla porte che al truffatore sarebbe bastato postare qualche foto su Facebook per stare a posto ed evitare la denuncia senza millantare guide.
Alè. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino