Giornata mondiale dell'autismo I ragazzi-ombra dei compagni: «Li aiutiamo a diventare autonomi»

Giornata mondiale dell'autismo I ragazzi-ombra dei compagni: «Li aiutiamo a diventare autonomi»
Loro sanno bene cos'è l'autismo. Questi ragazzi, impegnati in un progetto di alternanza scuola-lavoro, per mesi sono stati l'ombra dei compagni che...

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Loro sanno bene cos'è l'autismo. Questi ragazzi, impegnati in un progetto di alternanza scuola-lavoro, per mesi sono stati l'ombra dei compagni che «vedono il mondo da un'altra prospettiva». In occasione della giornata dedicata alla consapevolezza sull'autismo, presentano al Mattino la loro esperienza e svelano piccoli-grandi trucchi per relazionarsi.

  video di Annalisa Nuzzo - Newfotosud

Qualche dato per capire. L'autismo colpisce un bambino ogni 68, alla stessa età più del cancro del diabete e dell'Aids messi insieme: tra il 1991 e il 1997, si è registrato un incremento del 556 per cento delle diagnosi, quattro volte più numerose tra i maschietti e, in genere, intorno ai tre anni. Non esiste una cura, ma la diagnosi precoce e un intervento appropriato sono decisivi per sviluppare notevoli abilità di comunicazione e sociali: «Perché il cervello funziona in modo differente, il grado di severità dei sintomi è variabile, ci sono forme più gravi (ad esempio, quella del protagonista di Rain Man) e più lievi (come in The Big Bang Theory), che si modificano anche con il passare del tempo».

I ragazzi raccontano: «Le persone con autismo possono dimostrarsi più sensibili, fare movimenti insoliti o ripetere gli stessi suoni, focalizzare eccessivamente i propri interessi, fare resistenza nel cambiare abitudine, rispondere in modo strano soprattutto quando gli altri appaiono arrabbiati, stressati o manifestano affetto, e avere la tendenza a guardare poco le persone negli occhi, non rispondere se chiamati per nome, ripetere le stesse domande o frasi che hanno sentito, parlare solo degli argomenti preferiti, usare termini fuori luogo, avere un punto di vista molto rigido e non comprendere quello degli altri, l'ironia e il pericolo. Nel contempo, questi compagni hanno un’intelligenza sopra la media e una speciale creatività, colgono facilmente i dettagli e li memorizzano, eccellono in matematica, scienza, musica. E tutti noi possiamo migliorarne le doti e quindi la qualità di vita, aiutarli a esprimersi e a essere autonomi».
 

Protagonisti del video gli studenti dell'istituto Nazareth di Napoli: Andrea (3° liceo classico), Sara (3° liceo scientifico), Maria-Lorenza-Lucrezia-Massimiliano (3° liceo linguistico), Alessia (4° liceo classico) , Maria Francesca-Claudia-Yulia-Emilia (5° liceo linguistico), Matteo (5° liceo scientifico). Docente tutor del Nazareth: Milena De Stefano. Tutor esterno: Paola Magri, dirigente medico e responsabile di PAIDèS-Asl Napoli 2 nord, con l'associazione Autism Aid onlus. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino