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Il treno è stato a lungo un portatore di stupore, generando storie, cambiando punti di vista, avvicinando paesi. Poi son venuti gli aeroplani generando un’altra letteratura e un altro mondo. Per uno scherzo della memoria, chissà, la giornalista Sophie Dubois-Collet si è divertita a scrivere di alcuni grandi uomini e donne che hanno avuto un rapporto fondamentale con i treni, riuscendo a mettere insieme un libro singolare e divertente, evocativo e pieno di scoperte per il lettore che, alla fine, scopre d’essere parte del viaggio. “La storia prende il treno” (Traduzione di Enrico Pandiani), add editore, mette insieme Gandhi: scaraventato giù da un treno sudafricano; Dickens: sconvolto da un incidente ferroviario e coraggioso soccorritore; Lenin che ci va alla rivoluzione e Krusciov alla conquista della classe operaia francese; Hitchcock che ne mette uno in ogni film e Churchill che lo vede come il mezzo di trasporto del funerale; fino ad Obama che lo usa per allacciare Americhe lontane; e altre storie dal West alla Costa Azzurra. Manca il treno che portò il feretro di Bob Kennedy – fotografato da Paul Fusco – da New York a Washington, ma ognuno sceglie il treno dei ricordi che gli pare.
Il Mattino